Un metodo per conservare al meglio patate, ortaggi, radici e tuberi freschi dell’orto per evitare il deterioramento nel frigorifero
La coltivazione degli ortaggi da tubero e radice nell’orto o sul balcone non è identica a quella in campo aperto. E non è solo una questione di spazio. Per coltivare questi alimenti è bene conoscerne le caratteristiche fondamentali. In generale, per la coltivazione ma anche per la conservazione dopo la raccolta, va detto che le piante da tubero o radice hanno un rapporto complesso con la luce del sole, una sorta di amore e odio.
Tutte amano stare in piena luce ma quasi tutte non gradiscono i raggi diretti, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Quasi tutti gli ortaggi da tubero e da radice, pur con qualche variante da una specie all’altra possono essere conservati più o meno nello stesso modo. Quasi tutte le specie, con l’eccezione del ravanello e della rapa, possono essere consumate a scalare: si preleva quello che serve e si lascia il resto per qualche tempo nel vaso per essere consumato in seguito.
Per quanto riguarda il ravanello o la rapa il prelievo a scalare non vale ed è più limitato nel tempo perchè le radici tendono a indurirsi e cambiare in peggio il sapore diventando più acri, forti e piccanti. Per forza o per scelta a volte può quindi accadere di dover raccogliere tutti insieme i tuberi o le radici coltivate.
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Il ravanello è preferibile conservarlo nel vano frigorifero destinato alla frutta e verdura mentre per gli altri ortaggi, il processo di conservazione è più o meno simile. Li si deve lasciare asciugare bene all’aria prima di compiere qualsiasi altra operazione.
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Una volta asciutti, si può procedere alla rimozione del terriccio rimanente che è rimasto attaccato con un panno o anche con un pennello asciutto. E’ possibile quindi conservarli in contenitori che mantengano costante un minimo di areazione come sacchi di juta o cassette di legno con il coperchio. E’ bene poi conservarli in uno spazio buio e asciutto, per evitare marcescenze.
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