Vediamo come costruire un recinto elettrico, utile per proteggere gli animali da allevamento da eventuali predatori, e per non farli fuggire.
Gli animali da allevamento necessitano di un grosso spazio per poter muoversi liberamente. Per permettere agli animali un certo benessere, la libertà di movimento, la possibilità di camminare e di pascolare, all’interno del proprio allevamento, è fondamentale. Per evitare che questi possano abbattere recinti, staccionate e inferriate, ma anche per proteggerli da eventuali predatori, c’è la soluzione ideale.
La soluzione è ovviamente rappresentata dalla costruzione di un recinto elettrico, davvero utile come protezione e come barriera per impedire la fuga del bestiame. Costruirlo non è difficile, anche se potrebbe sembrarlo, tanto che si tratta di un progetto alla portata di tutti. Basta soltanto scegliere il materiale giusto e avere un po’ di buona volontà.
Prima di tutto, occorre pianificare bene la propria recinzione. Quanto deve essere lunga? Che spazi deve coprire? Quale forma deve assumere? Sono tutte domande scontate, ma un piano di azione lo si deve pur sempre programmare per effettuare lavori efficienti. È importante calcolare anche il numero di fili elettrici da utilizzare, per determinare l’affidabilità del recinto.
Il numero dei fili elettrici varia in base al numero di esemplari e al tipo di animali che si hanno, così come la loro lunghezza. Ovviamente, proteggere delle galline è diverso che proteggere dei bovini. Tuttavia, l’acquisto dei materiali è sempre lo stesso, dunque i pali per fissare la recinzione, i fili elettrici, gli isolatori, gli elettrificatori, essenziali per fornire energia elettrica al recinto, e il sistema di messa a terra.
Il materiale che si sceglie deve essere sempre di qualità, altrimenti o non protegge bene, oppure può determinare alcune problematiche, magari comporta malfunzionamenti, non funziona affatto, oppure dà troppa scossa. L’installazione dei pali è la prima mossa da compiere. Si fissano i pali nell’area da recintare, ricoprendo l’intero perimetro.
Li si fissa a intervalli regolari, i pali che servono per bloccare la rete, che solitamente sono quelli posti agli angoli e quelli centrali, devono essere più resistenti e robusti degli altri. Poi si passa agli isolatori, questi impediscono ai fili elettrici di scaricare l’energia nel terreno. Gli isolatori si fissano ai pali. Gli elettrificatori, invece, si collegano ai fili e al sistema di messa a terra, ossia dei pali inseriti ne terreno.
Ci completa, in questo modo, l’intero ciclo elettrico. Se un animale tocca il filo elettrificato, riceve una leggera scossa, che ha la funzione di deterrente, scoraggiando la sua fuga. Stessa cosa se si avvicina un predatore. Naturalmente, il recinto non è progettato per ferire gli animali, provoca soltanto un leggero fastidio e un dolore leggero.
Una recinzione del genere ha vari costi, che cambiano in base alla qualità del materiale da impiegare e alla grandezza dell’area da coprire. Il costo varia anche in base all’efficienza degli elettrificatori, parti molto importanti del recinto. Un recinto elettrico, infine, per funzionare necessita di una batteria, anche in questo caso, più la batteria è di qualità e più costa, ma dura anche molto di più.
In media, una batteria di qualità ha durata di un paio di anni, che varia anche in base alle condizioni climatiche. Il caldo estremo, oppure il gelo estremo, ne accorciano la durata, perché la mettono sotto pressione. Esistono batterie a energia solare, sicuramente molto utili e dalla durata infinita.
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