Come+curare+le+piante+grasse
ecoo
/articolo/come-curare-le-piante-grasse/27939/amp/
Categorie Giardinaggio News Green

Come curare le piante grasse

Pubblicato da

Come curare le piante grasse? Sono, da sempre, conosciute come piante che non richiedono particolari attenzioni nella cura, ma la realtà è ben diversa, infatti molte delle varie specie presenti, pur non avendo bisogno di costanti innaffiature, sono estremamente sensibili ai climi rigidi e per crescere fondamentale è la scelta del terreno. Quali sono le caratteristiche di queste piante? Erroneamente nel linguaggio comune vengono chiamate piante grasse, mentre sono meglio identificate come piante succulente, termine che comprende specie con caratteristiche simili, ma che appartengono a famiglie botaniche diverse.

Le caratteristiche tipiche delle piante succulente
caratteristiche piante grasse

Sono cresciute in ambienti non molto propizi, pertanto queste piante misteriose hanno cercato di sopravvivere a tutte le circostanze ambientali particolari come l’assenza di acqua, il clima afoso e così’ via. Siccome sono originarie delle zone desertiche, l’unico modo che avevano di sopravvivere era quello di eliminare tutte le parti che facevano traspirare la pianta ed infatti, alcune di esse, hanno ritirato le foglie, come si vede bene nei cactus ed in tutte le cactacee. Perché le foglie? Semplicemente perché le foglie hanno gli stomi e con la traspirazione evapora più acqua in questo modo che non con una superficie senza aperture.

Tantissimo sole e poca acqua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La maggior parte delle specie richiede tantissimo sole, quindi sarebbe opportuno scegliere una posizione all’aperto, facendo attenzione che le temperature non siano mai al di sotto dei 15 gradi. In inverno, se tenute all’aperto, spostatele verso il muro, in modo da creare un riparo per loro ed anche un microclima adatto. Nei luoghi in cui le gelate sono occasionali, copritele con teli di sacco, carta o plastica; analogamente, quando le esponete al sole la prima volta, copritele con un telo per qualche giorno. Se invece sono all’interno, scegliete un luogo con molta luce, ad esempio su di un davanzale o nei pressi di una finestra.

Leggi anche: 10 consigli per il tuo orto

 

Come e quando innaffiare?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La causa più comune della morte delle piantine sono le innaffiature eccessive che le portano a marcire, quindi la quantità di acqua presente nel terriccio va tenuta sempre sotto controllo. In linea generale, le piante avranno bisogno d’acqua nei mesi primaverili ed estivi, mentre sarebbe meglio non innaffiarle per nulla, o quasi, durante il periodo di riposo e cioè in inverno. Cercate in ogni caso di bagnarle sempre da sotto, toccando il terreno e mai la piantina, perché il punto dove facilmente va a marcire è il punto di unione tra le radici e la pianta. Innaffiate una volta a settimana o anche ogni 10 giorni nei mesi estivi e soprattutto, prima di bagnarle, controllate che il terreno risulti ben asciutto.

Che tipo di terreno usare?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La scelta del terriccio è fondamentale, perché le radici di una pianta grassa non devono soffocare in una terra troppo compatta e dovendo respirare tranquillamente, hanno bisogno di un terreno poroso, per non rischiare di marcire e quindi morire. Le piante grasse hanno bisogno di un terreno ben drenato, quindi bisogna sistemare sul fondo del vaso dei cocci oppure dell’argilla espansa, in modo che l’acqua fuoriesca facilmente. La terra deve essere mista a sabbia grossolana come la sabbia di fiume, che si può acquistare tranquillamente. Durante il periodo di crescita possiamo concimarle, avranno quindi bisogno del giusto apporto di minerali, tra cui azoto che garantisce una crescita rigogliosa, potassio che aiuta la fioritura e fosforo che favorisce l’adeguato sviluppo delle radici. Controllate le piante almeno una volta al mese e, se necessario, effettuate una potatura delle foglie secche, in modo da stimolare la nascita di quelle nuove e garantire pulizia dalla polvere e dalle erbacce.

Leggi anche: 10 piante che non hanno bisogno di luce

Il travaso e la pulizia

 

Se le piante sono in vaso, dopo circa due o tre anni rinnovate il terriccio, seguendo tutte le istruzioni in merito al tipo di terreno e rinvasatele in modo da consentire lo sviluppo di radici e piante. Il periodo adatto alla rinvasatura coincide con l’inizio della stagione di crescita. Nell’effettuare l’operazione controllate che non siano infestate da insetti nocivi e, nel caso, con una soluzione casalinga di acqua e sapone di marsiglia, pulitele usando un pennellino. Prestate attenzione a non danneggiare le radici e vedrete che seguendo queste poche regole non potrete che ottenere un ottimo risultato.

Antonella Navilio

Antonella Navilio è stata collaboratrice di Ecoo dal 2014 al 2015, occupandosi principalmente di creazioni fai da te, rimedi naturali e benessere.

Pubblicato da

Articoli più recenti

  • Comportamenti

Natale, cosa ci insegna il WWF sulle Feste che trascorreremo in casa

Il WWF ha voluto lanciare dei preziosi consigli da mettere in atto in questo prossimo…

21 ore fa
  • Agricoltura e Allevamento

Anguilla nel menù di Natale? Tutti i motivi per cui è meglio evitare

Hai pianificato il menù di Natale e tra le varie pietanze compare l'anguilla? Ecco perché…

1 giorno fa
  • Giardinaggio

Piante con la lettera Z: alcuni nomi sembrano scioglilingua

Cosa accomuna queste piante, se non la lettera Z? E' difficile conoscerle tutte: alcuni nomi…

2 giorni fa