Sapere come prendersi cura del tatuaggio appena fatto, soprattutto nelle prime ore e nei primi giorni successivi alla sua esecuzione, è fondamentale, sia per scongiurare ogni tipo di infezione sia perché è una fase determinate per l’aspetto che avrà il vostro tatuaggio in futuro. Se poco curato, il tatuaggio apparirà sbiadito e poco luminoso. Numerosi sono i dubbi e le perplessità su come curare bene un tatuaggio: quale crema usare? Meglio lasciar respirare il tatuaggio o tenerlo protetto con una pellicola? Quante volte al giorno lavarlo e con quali prodotti?
In genere, è il tatuatore che fornisce le istruzioni per la cura nelle ore e nei giorni successivi all’esecuzione del tatuaggio. Appena terminato, la parte circostante il tatuaggio sarà infiammata ed il tatuatore si occuperà di pulire e sterilizzare l’area interessata, per poi applicare una crema lenitiva, coprendo la zona con una benda o una pellicola protettiva impermeabile. Non appena lascerete il suo studio la cura del tatuaggio sarà interamente nelle vostre mani.
Riportiamo, di seguito, delle linee guida che potrete seguire dopo aver fatto un tatuaggio.
La pellicola va rimossa dopo due ore, non prima. Anche qui esistono versioni contrastanti: c’è chi consiglia un periodo da 4 a 24 ore e chi invece da 2 a 4 ore al massimo, ma a quanto pare entrambi i metodi producono ottimi risultati. Prima di togliere il bendaggio ed in seguito, ogni volta che dovrete applicare la crema, lavatevi le mani con un sapone antibatterico: l’igiene è importantissima in questa fase, perché il rischio di infezioni è molto alto.
Tolto il bendaggio, è necessario detergere la parte tatuata con acqua tiepida per eliminare gli eventuali residui di sudore e sangue.
Ci sono alcune azioni da non fare nel periodo successivo l’esecuzione del tatuaggio, che si tratti di disegno o frase tatuata, scopriamo quali sono.
Non usate creme cortisoniche, cicatrizzanti o antibiotiche, utili solo in caso di infezione e previo consiglio di un medico, men che meno se profumate o colorate. Con una crema cicatrizzante il colore potrebbe trasudare, con la conseguente formazione di chiazze o punti bianchi sul tatuaggio. La stessa vasellina, usata anche da alcuni tattoo artist, da altri viene sconsigliata perché potrebbe ostruire i pori con possibili sfoghi sul tatuaggio.
In genere vengono consigliate creme come Bepanthenol, Pasta Fissan, Babygella e affini, che sono lenitive, idratanti e rigeneranti. Se optate per qualcosa di più naturale, va benissimo la crema alla calendula; in più esistono, in vendita, creme al pantenolo con inci verde, ovvero la lista degli ingredienti che non danneggiano né voi, né l’ambiente e sono anche meno costose.
Un tatuaggio ben curato guarisce in circa 15 -20 giorni, se è bianco e nero, qualche giorno in più se è a colori, ma la cura del tatuaggio dovrebbe durare nel tempo: continuate ad evitare le esposizioni al sole e tenete la parte interessata sempre ben idratata, vedrete che il suo colore durerà a lungo.
Prendetevi cura del tatuaggio appena fatto lavandolo con delicatezza e rivestendolo con della pellicola trasparente prima di coricarvi, perlomeno la prima notte. Al mattino lavatelo e rimuovete la pellicola. A partire dalla seconda notte proteggete il tatuaggio con della crema, indossando un pigiama pulito, comodo, in materiale traspirante come il cotone. Cercate, se possibile, di non appoggiarvi sul tatuaggio appena fatto.
Le linee guida per prendersi cura di un tatuaggio colorato rimangono più o meno le stesse, quindi bisognerà rimuovere la pellicola dopo qualche ora a seconda delle indicazioni del tatuatore, applicare la crema dopo aver pulito bene le mani, e una volta tolto il bendaggio detergere adeguatamente la parte tatuata utilizzando acqua tiepida ed evitando saponi aggressivi. La parte va quindi tamponata con un asciugamano, senza strofinare, e lasciata libera per almeno una trentina di minuti. Dopodiché, nei primi giorni, bisogna applicare la crema evitando bendaggi vari.
Man mano che il tempo passa, basterà lavare il tatuaggio una volta al giorno e applicare la crema a seconda delle necessità, assicurando in ogni caso alla pelle una buona idratazione. Non deve risultare secca. Inoltre bisogna evitare, nelle prime settimane, di esporre la parte tatuata al sole e di immergerla in acqua per bagni prolungati, onde evitare alterazioni dei colori nonché irritazioni e infiammazioni.
Ricordate inoltre che un tatuaggio colorato ci mette in media qualche giorno in più a guarire rispetto a quelli in bianco e nero, ed è fondamentale mantenerlo ben idratato anche per una resa ottimale dei colori.
L’esposizione al sole e l’immersione in acqua è sconsigliata nei primi 20 giorni onde evitare che il tatuaggio si rovini e i colori si alterino. In estate quindi è opportuno, nelle prime settimane, evitare di andare al mare o in piscina. E in ogni caso gli eventuali bagni dovrebbero avere una durata limitata.
Difatti quando il tatuaggio appena fatto entra in contatto con batteri, sporcizia, cloro, può danneggiarsi, senza contare il maggior rischio di irritazioni varie. In estate inoltre proteggete sempre la pelle con una buona crema solare, evitando in ogni caso di esporre la parte tatuata. Evitate anche di fare sport nelle prime settimane perché il sudore eccessivo potrebbe inficiare il risultato.
La pellicola viene applicata subito dopo aver fatto il tatuaggio ma va tenuta per un tempo limitato, c’è chi consiglia 2-4 ore e chi da 4 a 24 ore. Informatevi con il tatuatore che saprà fornirvi informazioni precise al riguardo, a seconda del tipo di tatuaggio eseguito.
L’applicazione della pellicola viene talvolta consigliata anche durante la prima notte dopo aver fatto il tatuaggio. E nel caso in cui vi troviate in luoghi pieni di polvere e impurità, visto che protegge dalla sporcizia.
Se il tatuaggio fa infezione possono presentarsi sintomi quali infiammazione, gonfiore, arrossamento, presenza di pus, febbre. L’infezione può dipendere da 3 principali motivi, spiega EpiCentro. Dall’inchiostro contaminato, da condizioni igieniche inadeguate durante l’esecuzione del tatuaggio, da comportamenti scorretti in fase di guarigione del tessuto cutaneo. Le infezioni inoltre possono essere locali o sistemiche, e in taluni casi possono presentarsi anche reazioni allergiche.
Se notate che qualcosa non va, è importante contattare immediatamente il tatuatore per individuare il trattamento adeguato. Spesso vengono prescritte creme da applicare sulla zona interessata che fanno effetto nel giro di qualche giorno, ma se il problema è più grave, potrebbero servire farmaci adeguati, la cui assunzione va concordata con il medico curante.
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