Con il caro bollette in arrivo saper leggere e interpretare correttamente la bolletta del gas potrebbe aiutarci a risparmiare e consumare più coscienziosamente
Alzi la mano chi sa cosa significa ogni voce di spesa riportata sulla bolletta. Per quanto si cerchi di essere scrupolosi, infatti, capire veramente cosa stiamo andando a pagare quando paghiamo una bolletta non è cosa semplice. Non esiste infatti solo la materia effettivamente consumata, ma anche tutta una serie di costi accessori tra cui è difficile districarsi.
Riuscire decifrare questo tipo di fattura, scritta o elettronica che sia, è un’abilità da acquisire se si vuole uscire indenni dal periodo di caro bollette che ci aspetta. Con il costo del gas costantemente in aumento infatti, comprendere a fondo il tipo di contratto che si è sottoscritto può essere utile per capire se si è aderito all’offerta più vantaggiosa o se conviene invece cambiare.
Il vademecum alla lettura della bolletta del gas
Le materie prime costano sempre di più e per questo le bollette del gas sono destinate a raddoppiare nel prossimo inverno, stando uno studio dell’Ircaf. Ciò, nonostante gli aiuti da parte del governo, già previsti per arginare la situazione. Per questo motivo è essenziale saper leggere e interpretare la bolletta del gas.
Prima lezione: non tutti i costi che troviamo riportati dipendono dal fornitore. Alcuni sono fissi e riguardano l’AEEGSI, ovvero l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Proprio per questo la bolletta può essere divisa in due macro aree. La prima è quella della quota fissa, ovvero quella quota che si paga indipendentemente dal consumo e si paga anche se non si usufruisce del servizio (è il caso delle seconde case). La seconda area è una quota variabile, e dipende dal gestore. Si calcola con la formula €/Smc (spesa media consumo) ed è su questa che si può agire per trovare l’offerta migliore.
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Fatte queste premesse vediamo in quali voci si articola una bolletta del gas:
- Materia del gas naturale: è costituita da una quota fissa indipendente dal consumo e dalla quota variabile data da quanto si consuma;
- Trasporto del gas e gestione del contatore;
- Oneri di sistema. Si tratta dei costi legati miglioramento delle reti elettriche e gli investimenti sulle rinnovabili;
- Imposte. Si dividono in 3: IVA, l’accisa e l’addizionale regionale. Le imposte vengono addebitate a seconda del quantitativo di gas consumato, a prescindere dal fornitore scelto, e variano se la fornitura è a uso industriale o civile.
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Dopo aver fatto chiarezza su quali costi sono riportati in una bolletta del gas dovrebbe essere più semplice capire se l’offerta che si è sottoscritto è vantaggiosa oppure no. Da ricordare poi, per risparmiare ed evitare brutte sorprese, di procedere sempre all’autolettura, in modo da pagare sui consumi reali e non stimati.