Quali sono le alternative al latte vaccino? Le prime che ci vengono in mente sono latte di soia o latte di avena, ma esiste anche il latte di nocciole.
Chi ha scelto di seguire un regime alimentare vegano (il meno inquinante da un punto di vista ambientale) ha rinunciato a carne, pesce e a tutti i prodotti derivati dagli animali, ad esempio uova o latte. Il latte vaccino, in particolare, viene sostituito con latti vegetali dei più svariati tipi: ad esempio quello di soia o mandorle, quello di avena, quello di cocco e molti altri.
Il latte vegetale è un ottimo alleato non solo per chi ha scelto un regime plant-based, ma anche per chi è affetto da intolleranza al lattosio o per chi, più semplicemente, preferisce il gusto di una bevanda vegetale a una animale. Tra i vari tipi di latte vegetale ve ne è uno particolarmente gustoso ma poco conosciuto, che tra l’altro è facilissimo da fare in casa: il latte di nocciole.
Al duplice scopo di risparmiare e preparare un prodotto più genuino possiamo decidere di farci in casa il nostro latte di nocciole, con pochi ingredienti e seguendo un procedimento piuttosto semplice. Innanzitutto procuriamoci circa 100 grammi di nocciole sgusciate, 800 ml di acqua e del dolcificante naturale. Alcuni esempi potrebbero essere sciroppo di riso, agave o stevia.
L’aspartame, invece, è un edulcorante artificiale che negli ultimi tempi è finito nell’occhio del ciclone: secondo alcuni studi, infatti, potrebbe avere effetti cancerogeni sull’organismo, ma solo se assunto in dosi massive. La scelta più sicura, in ogni caso, sembra essere quella di optare per un edulcorante naturale, da dosare in base al proprio gusto.
Una volta procuratici gli ingredienti il procedimento per ottenere il latte di nocciole è semplicissimo: mettiamo a bagno le nocciole per una notte, la mattina dopo scoliamole, asciughiamole e tritiamole aiutandoci con un frullatore. In seguito dovremo aggiungere il dolcificante e l’acqua alle nocciole tritate, continuando a frullare fino a che non otterremo una poltiglia uniforme.
Un passaggio importante è quello del filtraggio: aiutandoci con un colino o con una garza alimentare, trasferiamo il composto in una bottiglia, infine spremiamo il residuo di nocciole, da cui estrarremo il dolce gusto della nostra bevanda. Con gli scarti ottenuti potremo preparare dolci, biscotti, paste frolle o, perché no, dell’ottimo cioccolato vegano fai da te.
In una cucina sostenibile lo spreco non è ammesso e anzi trovare il modo di riutilizzare gli scarti ci permette di risparmiare a livello economico e in termini di sfruttamento delle risorse alimentari e non del pianeta.
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