Gli alberi sono quanto di più prezioso cresce sulla terra. Oggi cerchiamo di propagare uno dei re indiscussi dell’Europa centro-occidentale: il platano. Ecco tutti i passaggi da seguire.
In tempo di surriscaldamento globale l’eco-ansia è ciò che maggiormente attanaglia i nostri animi, specie nel periodo estivo. Le temperature si approssimano pericolosamente verso i 40, in alcune zone 50, gradi centigradi. La terra sta divenendo mano a mano, di fatto, un luogo ostile e per lo più invivibile per la maggior parte delle specie viventi. Una soluzione tuttavia c’è, e risiede in una completa inversione di rotta nelle modalità esistenziali dell’uomo di tardo capitalismo.
Ma c’è qualcosa che si può fare nel nostro piccolo per accelerare i tempi biblici della cosiddetta transizione ecologica verso la sostenibilità ambientale? Sì, e la risposta è negli alberi. I centri urbani sono quelli che soffrono di più e le conseguenze dell’immissione nell’aria di combustibili fossili, oltre che per la massiccia presenza di automobili, anche per la pressocché totale assenza di zone verdi. In buona sostanza: piantare un albero, oggi, significa davvero fare la differenza.
Se vivi in Italia sicuramente ti sarà capitato di scorgere o passare attraverso strade costeggiate da lunghi filari di platani, alberi dal tronco possente, corteccia chiara e foglie larghe. Le dimensioni di questo albero sono davvero ragguardevoli e vanta il pregio, con la sua ampia chioma frondosa, di riuscire a ricoprire d’ombra parecchi metri di terra. Una terapia d’urto al surriscaldamento dei centri urbani può quindi essere rappresentata dall’investimento nella piantumazione di alberi di platano.
Ma è possibile far crescere un platano partendo da un esemplare pre-esistente? Oggi parliamo del metodo della propagazione del platano. Iniziamo col dire che propagare un platano è molto più semplice di quel che si possa pensare, ma iniziamo. Taglia due o tre rami da un albero di platano, meglio se nella stagione primaverile, quando, cioè, le foglie sul ramo iniziano a formarsi. Tutto quello che dovrai fare ora consiste nel procurarti un vaso e della terra.
Prendi il vaso menzionato in precedenza e riempilo fino n cima con del terreno composto per il 60% da torba e per il restante 40% da perlite. A questo punto innaffia la superficie della terra (questo ci renderà il compito più semplice) in modo da inumidirla per bene. A questo punti preleva dai rami selezionati in precedenza quelli più piccoli e verdeggianti, per capirci, quelli di 5/7 cm di lunghezza.
Taglia per obliquo la parte finale della talea che hai prelevato aiutandoti con un coltello e immergila in dell’ormone radicante miscelato in un po’ d’acqua. Aiutandoti con un bastoncino, il coltello stesso, o la restante parte del ramo da cui hai prelevato la talea, perfora il terreno precedentemente inumidito di modo da creare un foro in cui andare ad inserire la talea. Una volta creato lo spazio, inserisci il ramoscello di platano e il gioco è fatto: nell’arco di qualche settimana dovrebbe iniziare a crescere e produrre nuove foglie.
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