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Come proteggere i nostri amici a quattro zampe dai botti di Capodanno? Questi ultimi possono essere la causa di molti problemi per gli animali, che si spaventano per i rumori prodotti. La conseguenza è che le bestioline possono anche scappare per la paura e poi smarrirsi. Non mancano comunque, come spesso segnalano le associazioni animaliste, dei casi più gravi, che si verificano quando si arriva alla morte di esseri viventi, uccisi soltanto per la crudeltà e il divertimento degli uomini. E’ importante proteggere gli animali dai fuochi d’artificio, in modo che essi non possano andare incontro a degli incidenti. Bastano soltanto alcuni piccoli accorgimenti, per riuscire a gestire la situazione senza difficoltà.
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I dati
In base alle segnalazioni che sono arrivate agli sportelli online di Aidaa, nel 2013 si è registrata una diminuzione del 50% di animali morti in seguito ai botti. E’ stata la stessa associazione a spiegare che all’inizio del 2013 sono stati segnalati 176 casi rispetto ai 337 che sono stati registrati nel passaggio dal 2011 al 2012. Ad essere coinvolte sono state principalmente alcune regioni, come la Campania, il Lazio, la Puglia e la Lombardia. Il bilancio positivo non deve far sembrare che la situazione sia risolta, perché le organizzazioni animaliste più volte hanno invocato dei provvedimenti legislativi, che vietino i botti di Capodanno, con esclusione dei giochi pirotecnici autorizzati. Nel nostro Paese manca ancora un senso di responsabilità piuttosto forte. Ad esempio, secondo i dati raccolti da Verdi Ecologisti e da Italia Animalista in Movimento, il Capodanno 2013 ha segnato 932 vittime tra cani, gatti e uccelli uccisi.
Una vera e propria strage, perché gli animali vengono bruciati dai roghi, investiti dai petardi o muoiono anche di crepacuore. Un altro pericolo è rappresentato dai botti che rimangono inesplosi e che costituiscono un rischio per i cani randagi. I responsabili della Lav hanno chiesto che siano i sindaci ad emanare delle ordinanze per limitare le conseguenze negative a carico degli animali. Gli esperti spiegano che questi ultimi hanno un udito molto più sviluppato di quello umano e, anche per questo, possono essere indotti a reazioni istintive e incontrollate, mettendo a repentaglio la loro incolumità. Ogni anno sono tante le segnalazioni di cani smarriti.
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La petizione
Su change.org è stata organizzata una petizione, una campagna in difesa dei nostri amici cani e gatti. Ad occuparsi della questione sono stati i volontari dell’iniziativa #salviamolaforestale. L’obiettivo sarebbe quello di vietare i botti del 31 dicembre, che possono essere considerati delle vere e proprie cause di maltrattamento. La raccolta delle firme avrebbe lo scopo di indurre le autorità a fare una legge specifica al riguardo. Già sono state raccolte molte firme. La petizione afferma che l’attivazione di petardi e botti può essere considerata un comportamento lesivo nei confronti degli animali domestici. Inoltre viene spiegato che i cani e i gatti in particolare hanno delle facoltà uditive di gran lunga superiori rispetto a quelle dell’uomo e quindi si rendono necessari degli interventi per proteggere le bestioline, che spesso, terrorizzate, si rifugiano nei posti più impensabili.
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Le precauzioni prima dei botti
Per proteggere i nostri animali domestici dalla possibile paura ingenerata dai botti occorre prendere delle precauzioni. Innanzitutto bisognerebbe assicurarsi che i nostri pet siano facilmente identificabili, mediante anche l’applicazione di microchip: se dovessero scappare, possono essere più facilmente ritrovati. E’ opportuno togliere dall’esterno, prima che inizi lo scoppio dei botti, gli animali, se, per esempio, sono soliti restare in giardino.
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Mostriamo una reazione di calma
E’ essenziale che siamo noi stessi a mostrare una reazione di calma, mettendo in atto un comportamento che non comunichi una sensazione di panico. In sostanza, è meglio fare finta di niente, anche se lo scoppio dei petardi dovesse avvenire mentre siamo per strada insieme ai nostri animali. Allo stesso tempo è opportuno non essere troppo protettivi. Non bisogna coccolarli e guardarli negli occhi ad ogni rumore, occorre semplicemente continuare a fare quello che si stava facendo.
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Mai lasciarli da soli
Gli animali, durante lo scoppio dei botti, non dovrebbero essere mai lasciati da soli. Sarebbe meglio predisporre una stanza in nostra compagnia. E’ meglio una stanza interna, lontana dai rumori, con un’atmosfera particolare, magari con luci soffuse, con la musica o con il televisore acceso a volume basso. Se proprio siamo costretti a lasciarli da soli, le luci dovrebbero restare accese e le porte interne della casa aperte, in modo che la loro cuccia sia facilmente raggiungibile.
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Niente tranquillanti
Alcuni pensano che somministrare dei blandi sedativi agli animali possa essere utile. Questo è un comportamento da evitare, specialmente se vogliamo ricorrere al fai da te. Alcuni tranquillanti possono essere anche controindicati e far aumentare lo stato fobico. E’ meglio prendere consiglio dal veterinario e lasciare la possibilità all’animale di rifugiarsi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo a cui normalmente non gli è permesso di accedere.
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