Il sole è un elemento naturale e non va sicuramente demonizzato, ma bisogna anche conoscere quali sono i potenziali effetti negativi che le sue radiazioni possono avere sulla pelle. Principalmente, i raggi UVA e UVB esercitano sulla pelle un’azione che stimola la produzione di melanina in profondità, la quale andando verso l’esterno della pelle si scurisce e fa in modo che la pelle si abbronzi. In realtà, quindi, la melanina nasce come una difesa naturale della pelle: la pelle, aggredita dai raggi solari, risponde creando uno schermo protettivo e quanto più si è esposti al sole tanto più la pelle si abbronza. In breve, non è tanto importante quanto ci abbronziamo, ma la rapidità con cui questo succede. Quali sono, dunque, i consigli più utili per proteggersi da sole in modo completamente naturale?
Una guida utile per proteggersi dal sole in modo naturale
Innanzitutto bisogna considerare il proprio fototipo: persone con pelle e capelli chiari avranno qualità e quantità di melanina differenti rispetto a chi ha pelle e capelli scuri, pertanto occorre una maggiore attenzione per loro, soprattutto nelle prime esposizioni perché per una pelle che viene da mesi di “buio”, l’impatto è più forte.
Protezione solare molto alta nei primi giorni:da 30 a 50 e per chi è particolarmente sensibile, utile è anche una protezione specifica per le labbra e il viso. Vi sono moltissime creme solari bio a cui potete affidarvi e che garantiscono un’ ottima protezione. Usate anche gli occhiali da sole, per proteggervi la zona intorno agli occhi!
Bevete moltissima acqua: è importante idratare il proprio corpo con acqua naturale evitando le bevande zuccherate o peggio quelle energy drink, ricche di caffeina o aminoacidi, che potrebbero portare ancora più sete o creare problemi, se bevute in eccesso.
Evitate l’esposizione al sole nelle ore calde, quindi a cavallo tra le 13 e le 16 del pomeriggio, almeno nei primi giorni, preferendo le ore mattutine o pomeriggio e sera tardi.
Evitate l’esposizione continua e costante: no alla posizione lucertola! Passeggiando sulla spiaggia o facendo un bagno, la pelle ha comunque la possibilità di godere di zone d’ombra. Purtroppo, anche se molti, a causa delle vacanze sempre più brevi, cercano di accelerare i tempi, il dato di fatto è che la natura, al contrario, è molto lenta, quindi se la pelle non è preparata, è necessario procedere a piccoli passi.
Il fotoaging: un danno irreversibile
Il fotoaging, ovvero l’invecchiamento della pelle dovuto al sole, è uno dei danni più frequenti causati da una esposizione incauta e incosciente. In pratica, il sole crea un danno che la pelle, in prima battuta, cerca di contrastare con la sintesi di melanina, in seconda battuta, tenta di contrastare con la sintesi maggiore di cheratina. Una pelle che ha subito anni ed anni di fotoesposizione al sole, presenta molte più rughe e purtroppo sono condizioni scarsamente reversibili: può migliorare ma quasi mai si ripristina una elasticità. L’aggressione maggiore che la pelle riceve dal sole, dunque, è di tipo radicalico, cioè si creano dei radicali liberi. Per evitare questo, dobbiamo preparare la pelle al sole prima delle vacanze, cercando di darle una buona difesa e un buon nutrimento in modo tale che sia più predisposta ad accettare l’insulto solare. Come? Con l’alimentazione e con l’introduzione di alcuni rivitalizzanti, da assumere almeno un mese prima: complessi vitamimici e antiossidanti, di cui una pelle, che si appresta ad esporsi al sole, necessita. Usate carotenoidi: via libera a frutta e verdura colorate ed otterrete, non solo un aiuto per l’esposizione solare, ma anche una abbronzatura migliore. Una pelle sana e ben nutrita, si abbronza in modo più armonico e ha sicuramente una risposta più veloce.
Protezione continua anche al ritorno
Al ritorno dalle vacanze, continuate a proteggervi con un altro ciclo di rivitalizzanti e in ogni caso, con l’uso costante di una buona crema idratante. La velocità con cui si elimina l’abbronzatura è dovuta al normale turnover cellulare della pelle, ed è un fattore puramente genetico, non causato da fattori esterni. La desquamazione della pelle è un ciclo naturale, che serve ad essa per rinnovarsi, pertanto non è motivo di preoccupazione. Che avvenga in modo poco uniforme poi, è dovuto al fatto che non tutte le zone si desquamano con la stessa velocità ed è abbastanza inevitabile nei giorni successivi alle vacanze. E’ più grave, invece, e purtroppo anche molto frequente, la presenza di macchie o di melasma o comunque di lentigo solari anche dopo mesi. In genere si verifica quando ci si espone durante una terapia farmacologica a base di antibiotici o cortisone, oppure durante l’assunzione della pillola anticoncenzionale. Quando questo accade, significa che la melanina si è accumulata negli strati più basali, quindi anche il turnover cellulare non la elimina più. La melanina, depositata negli strati profondi, non è più suscettibile, ormai, ad agenti fisici e chimici e da sola non va più via; in tal caso occorre ricorrere ad un trattamento estetico come il laser o i peeling chimici.
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