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Come pulire la stufa a pellet: consigli pratici per non sbagliare un solo passaggio

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Hai acquistato una stufa a pellet, ma la devi pulire e non sai come fare: segui passo dopo passo i nostri consigli pratici.

pulire la stufa a pellet
Come pulire la stufa a pellet (Ecoo.it)

L’autunno sta entrando nel vivo ed è preoccupazione degli italiani scegliere la soluzione migliore per riscaldare la propria casa: sempre più persone, prediligono l’installazione di stufe ad aria calda di nuova generazione e tra queste vanno per la maggiore le stufe a pellet. Questo elettrodomestico ha numerosi vantaggi, sia economici che ecologici, a fronte di un investimento iniziale mediamente più alto.

La manutenzione della stufa a pellet: come e quando pulire

La manutenzione della stufa a pellet (Ecoo.it)

Quanto avvenuto lo scorso anno, con l’aumento dei costi del pellet, non ha chiaramente inficiato il risparmio che si ha da questo materiale, piuttosto che da stufe alimentate a energia elettrica o a gas. Quello che molti si domandano è come funziona la manutenzione di questi apparecchi. Ve lo spieghiamo in alcune semplici mosse:

Il problema della pulizia delle stufe a pellet, chiaramente, riguarda anche quelle senza canna fumaria, sebbene in quest’ultimo caso i procedimenti per la pulizia sono differenti.

Quando pulire la stufa a pellet

Quando pulire la stufa a pellet (Ecoo.it)

La manutenzione della vostra stufa a pellet che sia ventilata o centralizzata deve seguire delle regole ben precise e non possiamo sicuramente trascurarle, per evitare che si verifichino problemi e inconvenienti più gravi, per i quali si debba poi far ricorso a un professionista, con costi ben più esosi.

Si distingue tra pulizia o manutenzione ordinaria, che può essere eseguita autonomamente, e quella straordinaria, per la quale è previsto un tecnico che revisioni la nostra stufa a pellet. Chiaramente, nel nostro articolo ci soffermeremo soltanto sulla pulizia ordinaria, che va effettuata praticamente quotidianamente.

Manutenzione ordinaria

La pulizia o manutenzione ordinaria riguarda:

  • Pulizia del vetro, del braciere e del supporto del braciere: da effettuare ogni giorno.
  • Svuotamento del cassetto cenere (che non è presente in tutte le stufe): ogni 2 giorni.
  • Pulizia della camera di combustione: ogni 7 giorni.

Manutenzione straordinaria

Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, questa concerne:

  • Verifica o pulizia della camera dei fumi.
  • Pulizia degli scambiatori di calore.
  • Ispezione dell’impianto di scarico dei fumi.
  • Verifica della presa d’aria esterna e del condotto dell’aria comburente.
  • Controllo del sistema di ventilazione, inclusi bocchette, canali di conduzione e griglie.
  • Manutenzione del ventilatore dei fumi.
  • Verifica dei ventilatori dell’ambiente.
  • Ispezione e manutenzione dei componenti elettrici ed elettronici .
  • Controllo della tenuta e dell’usura delle guarnizioni del vetro e di tutti gli altri elementi soggetti a usura.
  • Esame della zona retrostante dei pannelli radianti.

Manutenzione straordinaria fatta in autonomia

Possono essere annoverati tra gli interventi di manutenzione straordinaria, anche quelli che possiamo eseguire in autonomia e con un po’ di pazienza e che vanno fatti circa una volta al mese. Questi sono:

  • Pulizia della canna fumaria: ovvero utilizzare un kit spazzacamino e rimuovere la fuliggine che si accumula nella canna fumaria; successivamente, passiamo il tubo del nostro kit nella canna fumaria e rimuoviamo così qualsiasi residuo di combustione.
  • Pulizia del condotto della cenere: una volta sollevato il serbatoio delle ceneri, occorre prestare particolare attenzione alla pulizia dei condotti; attraverso questi, infatti, passano i fumi di scarico e per questo è bene che non siano otturati; in un secondo momento, rimuoviamo dai condotti anche i residui di cenere.
  • Pulizia della camera degli scambiatori di calore: con un po’ di perizia, possiamo occasionalmente fare anche questa operazione, estraendo il braciere in ghisa o qualsiasi componente che copra la camera degli scambiatori di calore e ripulendo con cura gli accumuli di cenere e fuliggine.
  • Pulizia del condotto di scarico dei fumi: si tratta di un’operazione legata alla pulizia della canna fumaria e consiste nell’assicurarsi che anche le condutture per la circolazione dei gas di scarico non siano ostruite.

Occorrente per la pulizia

Occorrente per la pulizia (Ecoo.it)

Passiamo ora all’occorrente necessario per pulire la nostra stufa a pellet: alcuni elementi sono alla portata di tutti e altri prevedono un minimo di investimento. Seguite sempre le istruzioni del produttore della stufa a pellet per garantire una pulizia sicura ed efficace e assicuratevi anche di fare quelle operazioni che vi competono e che possono essere realizzate in autonomia, senza l’ausilio di un professionista.

Indispensabile per la pulizia della nostra stufa a pellet è un panno in microfibra o anche uno strofinaccio comune, che è strumento ideale per eliminare la polvere dalle parti esterne della stufa, ma anche per pulire alcune componenti come il vetro, abbinato a un detergente specifico per vetri. Abbiamo visto infatti che uno dei problemi di queste stufe è proprio il possibile e frequente annerimento del vetro.

Necessitiamo poi di uno scovolino, anche questo facile e comune da reperire: con questo rimuoviamo gli angoli e i punti più difficili delle tubature interne della stufa. Si tratta di uno strumento non invasivo, infatti non causa graffi o danni alle superfici.

Infine, per una corretta e accurata pulizia è fondamentale un bidone aspiracenere, che serve a raccogliere i residui di cenere dall’apposito cassetto della stufa ed è uno strumento professionale più congeniale di un’aspirapolvere, perché in grado di gestire il calore delle ceneri.

Pulire la stufa a pellet in pochi passaggi

Pulire la stufa a pellet in pochi passaggi (Ecoo.it)

Arriviamo al dunque, ovvero come effettuare la pulizia ordinaria della nostra stufa a pellet, per averla sempre “in grande forma” e ottimizzarne le prestazioni. Questi sono i principali passaggi da seguire:

  • Aspirare la cenere: questo passaggio va fatto, come già detto, con uno specifico bidone aspiracenere, evitando così sia di danneggiare la nostra aspirapolvere, che di disperdere la cenere nell’ambiente. Peraltro un’aspirapolvere tradizionale non ha la stessa efficacia;
  • Utilizzo di scovolini: attraverso scovolini delicati e flessibili, possiamo ora raggiungere gli angoli e i punti difficili delle tubature interne della nostra stufa a pellet. Anche in questo caso, la scelta dello strumento da utilizzare è fondamentale per non graffiare le pareti interne;
  • Pulizia del vetro: l’esterno del vetro della nostra stufa a pellet va pulito semplicemente con un panno asciutto, mentre per pulire il vetro interno possiamo usare anche un pennello, in modo da rimuovere i residui di cenere; il vetro possiamo pulirlo anche con pulitori specifici, scegliendo materiali che non provochino inconvenienti, come macchiare il vetro irrimediabilmente;
  • Pulizia del cassettino portacenere: anche questa azione va fatta spessissimo, anche quotidianamente, il cassettino si estrae agevolmente, lo svuotiamo e lo puliamo accuratamente con un panno.

Da una pulizia regolare, scaturisce la longevità dell’apparecchio, inoltre ogni stufa a pellet ha le sue specifiche ed è bene quindi consultare il manuale delle istruzioni.

Ogni sette giorni, va effettuata anche la pulizia dello scambiatore termico e della camera di combustione, ci occorrono per questo: guanti protettivi, mascherina antipolvere, aspiracenere e uno strofinaccio asciutto. La stufa deve essere spenta e una volta indossate le protezioni apriamo il braciere in ghisa.

Una volta avuto accesso a scambiatore termico e camera di combustione, con l’aspiracenere rimuoviamo le impurità, la cenere e la fuliggine, successivamente con il panno asciutto continuiamo la pulizia, quindi rimontiamo il braciere. Durante queste operazioni, possiamo anche verificare lo stato delle guarnizioni.

Bisogna infine ricordare che la pulizia straordinaria che non possiamo compiere in autonomia, soprattutto per quanto concerne la canna fumaria, l’impianto di scarico e la ventilazione, va fatta da un professionista. Quasi sempre chi installa la caldaia in casa, possiede anche una licenza conforme alle normative vigenti, per cui avremo sempre a disposizione il suo contatto telefonico: ricordiamoci però che l’appuntamento va preso per tempo.

Gabriele Mastroleo

Da sempre attento alle tematiche ambientali, collaboro con organizzazioni e associazioni del terzo settore che si occupano sia di questo tema, che di altre importanti tematiche sociali. La mia unica esperienza di politica rappresentativa è stata la candidatura a consigliere comunale con un partito ambientalista.

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