In che modo possiamo accorgerci di ciò, con il nostro cane che abbaia come reazione a quello che lui percepisce essere un pericolo
Un cane che abbaia per paura non è difficile da riconoscere, di solito. Molto infatti è dettato da quella che è la situazione di riferimento del momento che si sta vivendo. Abbaiare è il “linguaggio” del cane, che corrisponde in pratica al nostro linguaggio. Un quattrozampe sa esprimersi perfettamente anche con la bocca chiusa, scodinzolando ad esempio. Oppure con uno specifico sguardo.
Ma sentimenti e sensazioni di timore e di spavento sono diversi e fanno leva su quella che è una reazione evidente, quindi è in queste situazioni che abbiamo un cane che abbaia per paura. Oltre a quello che sta accadendo nell’ambiente circostante ci possiamo rendere conto della presenza di un cane che abbia per paura anche da diversi altri fattori non molto difficili da notare. In tutti i casi si tratta di situazioni condivise. Quando un cane è spaventato finisce cioè con il comportarsi sempre come segue.
Cane che abbaia per paura, quali sono i segnali: come riconoscerlo
Anzitutto abbaierà in maniera fragorosa. Se dovesse avere a che fare con un umano od un animale in grado di incutergli timore, noteremo il cane restare sul posto, senza avanzare e piegandosi in genere sulle gambe anteriori. Il tutto sempre facendosi sentire in modo distinguibile, con un tono del suo verso molto marcato. E nel quale è assai facile avvertire anche un certo tono come di lamento, un guaito caratteristico proprio delle razze canine. Non è solo in occasione di circostanze effettivamente minacciose che potrebbe accadere questo, ma anche in casi nel corso dei quali il nostro animale domestico potrebbe sentirsi spaesato o smarrito.
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Come ad esempio nel caso di una visita medica dal veterinario, in cui a volte può capitare che noi padroni non possiamo restargli accanto. Anche con tutte le cure da parte del personale preposto, alcuni animali possono lasciarsi andare a reazioni nervose, come un abbaiare isterico. Oppure, anche il riconoscere un oggetto che lui collega al dolore può portare a questa forma di comportamento.