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Animali

Come riconoscere una biscia da una vipera: la mini guida

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Una guida è stata pubblicata dalla ASL di Chieti per mettere in guardia popolazione e turisti sul pericolo delle vipere. Che sono diverse dalle bisce

vipera forma della testa
Vipera (Foto da Canva) – Ecoo.it

In Italia esistono diverse tipologie di serpenti. Ma una sola velenosa. La vipera. Che a differenza della biscia può inoculare veleno, che in alcuni casi può anche essere fatale. La biscia invece è completamente innocua. Per cui quando si incontra un serpente si deve mantenere quanto più possibile il sangue freddo, e cercare di capire a cosa si è di fronte. Tanto per cominciare se si va a fare un’escursione o si cammina tra l’erba alta, è meglio avere degli stivali che arrivino al polpaccio. Un giusto equipaggiamento è la prima prevenzione.

Inoltre di deve tener presente che quando le vipere mordono l’uomo non lo fanno perché stanno cacciando, ma per difendersi da una possibile minaccia. Difatti la perdita del veleno le indebolisce molto e costringe ad isolarsi per un po’. Dunque come prima cosa i serpenti, che siano bisce o vipere, tendono ad isolarsi ed a nascondersi. Quindi fare rumore durante il cammino potrebbe allontanarle spontaneamente.

Biscia o vipera?

Biscia (Foto da Canva) – Ecoo.it

Quando si incontra un serpente difficilmente si ha il sangue freddo per osservarlo accuratamente e notare le caratteristiche fisiche. In ogni caso si può dire che biscia e vipera sono molto diverse. Generalmente la vipera è più corta, non arriva al metro di lunghezza. Ha una colorazione grigio marrone. Mentre la vipera ha delle squame fitte ed una testa triangolare a punta, quella della biscia è più arrotondata. Inconfondibile la differenza degli occhi. La biscia ha la pupilla tonda, mentre la vipera molto stretta ed ovale. Inoltre i denti della biscia sono tanti e piccoli. Invece la vipera presenta due canini molto sporgenti, da cui esce il veleno.

La miniguida della ASL di Chieti Vasto

Vipera (Foto da Canva) – Ecoo.it

La ASL della provincia di Chieti ha pubblicato una mini guida informativa sulle operazioni da compiere sia per prevenire il morso della vipera, sia sul da farsi dopo che il morso è stato messo in atto. Il veleno non va aspirato con suzione. Le parti più diffuse per il morso della vipera sono gli arti inferiori ed anteriori, i piedi, la caviglia o la mano. Più raramente il collo e la testa. In questi ultimi due casi i morsi possono essere più pericolosi. Se ci si trova di fronte ad un morso ad un arto è consigliabile pulirlo con acqua – non alcool – ed immobilizzarlo con una stecca come se si trattasse di una frattura, per evitare che il veleno vada in circolo. E poi ovviamente chiamare i soccorsi esplicitando il livello di urgenza.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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