Le auto elettriche ci fanno risparmiare in termini di impatto sul pianeta, ma il costo dell’energia è salito così tanto da preoccuparci: come risparmiare sulla ricarica?
Tra le soluzioni al problema del surriscaldamento globale figurano sicuramente le auto elettriche. Da un punto di vista delle emissioni di gas serra, infatti, questi veicoli hanno un impatto infinitamente minore sull’ambiente rispetto a quelli con motori termici. Tanto che l’Unione Europea ha previsto un piano di adeguamento automobilistico entro il 2035, oltre a misure quali quelle per le case green o per la transizione verso le energie rinnovabili.
Chi ha avuto la possibilità di comprare un’auto elettrica, dunque, sa che sta facendo del bene al pianeta. Eppure la crisi energetica scoppiata in seguito al conflitto russo-ucraino sta mettendo a dura prova le nostre tasche, soprattutto quando si parla di bolletta del gas e dell’elettricità. Il pensiero di ricaricare la batteria dell’auto può dunque risultare preoccupante, ma fortunatamente esistono dei modi per risparmiare.
Uno di questi è usare le colonnine pubbliche a costo zero, che sono facilmente reperibili in giro per le città anche grazie ad applicazioni quali Nextcharge. Anche aziende e imprese, sfruttando incentivi statali ed europei, in molti casi hanno installato colonnine di ricarica per le auto elettriche. Portare la propria auto a lavoro e sfruttare questa possibilità ci aiuterà quindi a risparmiare.
Oltre a ciò si può pensare di mettere la propria macchina in ricarica di notte: alcuni contratti energetici prevedono tariffe biorarie, inoltre in generale l’energia elettrica ha un costo minore durante le ore di buio, poiché la richiesta è minore. Anche supermercati quali Carrefour o Esselunga hanno installato o stanno installando colonnine di ricarica in molti dei loro punti vendita.
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Un altro modo per risparmiare ricaricando l’auto è farlo solo quando è realmente necessario. Considerando che un’auto elettrica ha un’autonomia di circa 350 chilometri in media, ne consegue che non servirà attaccarla alla presa tutte le sere, magari dopo una giornata in cui abbiamo percorso solo una cinquantina di chilometri. Basterà tenere sotto controllo il livello della batteria e ricaricarla solo quando serve.
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