Al bancone del supermercato non è mai semplice riconoscere quale sia la migliore qualità di salmone affumicato: i trucchi per riuscirci
Un piatto colorato perfetto per ogni stagione è il salmone affumicato. Si tratta, infatti, di un’ottima fonte di proteine, vitamine, sali minerali, acidi grassi e omega 3. Inoltre, è molto utile nei casi di ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia e ipertensione.
Tuttavia, trattandosi di un pesce grasso, quando si è a dieta, l’ideale è assumerlo con moderazione soprattutto se in eccessivo sovrappeso. La porzione media di salmone è tra i 100 e i 150 grammi. Inoltre, può essere tranquillamente introdotto nella dieta di soggetti intolleranti al lattosio e in quella del celiaco.
Molto spesso, quando ci si trova al supermercato, diventa però difficile scegliere quale salmone acquistare. Infatti, sono tantissime le qualità presenti: scozzese, norvegese, irlandese e quello dell’Alaska. La prima cosa da sapere è che all’assaggio non c’è molta differenza tra il salmone norvegese e quello scozzese, sono entrambi infatti pesci di allevamento. Mentre, invece, quello dell’Alaska è un salmone selvaggio.
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La principale differenza tra i due tipi sta sicuramente nel diverso apporto calorico. Nel primo caso ogni 100 grammi sono circa 150 kcal. Mentre, nel secondo caso, solo 124 kcal per 100 grammi di prodotto. In Italia, quello che più frequentemente si trova nei supermercati è il salmone affumicato proveniente dalla Norvegia. Quest’ultima, infatti, è il più grande allevatore mondiale. Ma ciò che ci consente di individuare quello di buona qualità è senza dubbio il colore.
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Infatti, è fondamentale che il colore sia uniforme, senza macchie, bordi secchi e senza strisce bianche. Inoltre, è importante fare molta attenzione anche alla dimensione della fetta: se sono grandi sarà pregiato. Mentre, i pezzetti molto piccoli, generalmente, sono quelli che si trovano vicino la coda. In tal caso, sarebbe ideale utilizzare questi ritagli per farcire dei ripieni o per condire la pasta. Inoltre, altra caratteristica da non sottovalutare è lo spessore della fetta. In quanto quelle troppo sottili si sgretolano facilmente, mentre quelle troppo grosse potrebbero avere un sapore davvero troppo intenso. Quindi, meglio prediligerne uno con medio spessore. Infine, il prodotto deve essere conservato in frigorifero ad una temperatura che va tra gli 0 e i 4° C.
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