L’anguria è il frutto per eccellenza dell’estate. Fresca, dissetante, dolce e ricca di acqua e vitamine è lo snack perfetto nelle torride giornate che ci stanno accompagnando in queste settimane. Se siete fan di questo frutto e volete tentare di coltivarla direttamente nel vostro orto di casa ci sono alcune cose che dovreste sapere.
Tra tempistica di semina, tipo di semi, tipologia di terreno e concimi vari, sono tante le cose di cui tenere conto per seminare una pianta di angurie e poter godere di questi frutti tutta l’estate. Anche e sopratutto se non siete giardinieri esperti, seminare e coltivare una pianta di angurie non è così difficile come può sembrare.
Se avete deciso di seminare una pianta di anguria dovete partire sapendo che il mese migliore per farlo è tendenzialmente quello di Aprile o comunque la primavera. Le angurie, infatti, necessitano di un clima temperato e non sia eccessivamente piovoso, perché l’acqua può compromettere la maturazione del frutto, rovinandone la crescita.
L’anguria infatti è una specie che si presta bene a essere coltivata al sole. Può essere seminata e coltivata in tutte le zone d’Italia, ma nelle zone più temperate del sud già a marzo si può procedere alla semina. Si possono seminare i semi provenienti direttamente dal frutto, dopo averli conservati al riparo da luce e umidità, o comprarne nei negozi appositi
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Al contrario di quel che si crede, si può coltivare l’anguria anche in spazi ristretti come balconi e terrazzi all’interno di vasi. La semina è semplice: basterà mettere 3 o 4 semi per ogni vaso. Entro circa una settimana avviene la germinazione, dopo la quale si può decidere di conservare la piantina più forte. Il terriccio deve essere soffice e fertile. Meglio utilizzare quelli specifici con un pH compreso tra i 6 e 6,8.
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Il procedimento per seminarla in orto è analogo: basterà trapiantare i vasetti già preparati nel terreno. In alternativa, si può seminare direttamente nel terreno, se la stagione lo permette. Dopo aver preparato il terreno si può seminare l’anguria in postarelle, mettendo tre o quattro semi per ognuna, a circa a 3 cm di profondità. Le file di piante e le piante stesse devono essere ben distanziate.
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