Una famiglia compra un cucciolo pensando di accogliere un cane e lo cresce senza sospetti: l’amara scoperta due anni dopo, grazie ad una serie di indizi, lascia interdetti tutti
Accogliere e crescere un cucciolo in casa propria può essere una delle esperienze più appaganti per una famiglia amante degli animali. Ma una delle prime regole quando si acquista o si adotta un animale è quella di rivolgersi ad allevatori seri e professionisti o a canili certificati. Altrimenti si rischia di incappare nel commercio illegale di animali che purtroppo è molto diffuso e gestito da trafficanti senza scrupoli. Unico obbiettivo il profitto, a discapito degli stessi animali, spesso provenienti da vere e proprie “fabbriche di cuccioli”.
Ma non finisce qui e a volte i trafficanti di animali riescono anche ad ingannare, sfruttando la somiglianza tra specie di cuccioli di animali selvatici, spacciandoli per semplici cani o gatti. Anche se la cosa sembra incredibile succede più spesso di quello che si possa pensare e le implicazioni sono molteplici. Il commercio di animali protetti è, infatti, se possibile ancora più grave, proprio per la minaccia alla sopravvivenza stessa della specie in questione, per la conservazione della biodiversità nelle regioni di appartenenza e quindi anche per i cambiamenti climatici in atto sul Pianeta.
La denuncia del caso che andiamo a scoprire è quello di una famiglia cinese che vive nei pressi di Kunming, nella provincia dello Yunnan. Due anni fa Su Yun e la sua famiglia decidono di acquistare quello che credevano essere un cucciolo di mastino tibetano, una razza di cani di taglia grossa che può raggiungere i 70 kg di peso. Ma nel corso del tempo alcuni indizi hanno fatto venire molti dubbi agli ignari proprietari. Innanzitutto l’appetito insaziabile del cucciolo e il suo conseguente aumento di peso vertiginoso arrivato in poco tempo a 114 chilogrammi.
I dubbi diventano una certezza, quando, allo scadere dei due anni il piccolo gigante si alza sulle due zampe posteriori cominciando a camminare e si manifesta per quello che era in realtà: un orso. Dopo lo sbigottimento iniziale e lo stupore la famiglia ha immediatamente denunciato l’episodio alle autorità locali. Poco dopo si è venuto a sapere che in realtà si trattava di un orso nero asiatico, specie protetta perché in via di estinzione.
La storia incredibile accaduta alla famiglia cinese dello Yunnan si è risolta nel modo migliore. La denuncia alle autorità competenti ha infatti avviato la procedura di messa in sicurezza dell’animale, classificato come specie a rischio estinzione. Subito dopo è stato disposto il suo collocamento in un rifugio veterinario specializzato, lo Yunnan Wildlife Rescue, dove è stato constatato che l’animale risultava sano e ben nutrito e dove potrà essere adeguatamente accudito e preservato in tutto il suo splendore.
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