Secondo quanto riportano le conclusioni Carbon Disclosure Project (CDP), un progetto finalizzato a rendere più trasparenti le politiche ambientali delle grandi società statunitensi, e in particolar modo il loro comportamento sul fronte delle emissioni nocive, le grandi corporate americane sarebbero ben più avanti di quanto gli auspici della politica USA avrebbe ritenuto, con un grado di trasparenza e di comunicazione ambientale ben superiore alle attese, evidentemente pessimistiche.
Il report ha infatti evidenziato come un nutrito gruppo di grandi aziende a stelle e strisce avrebbe già dato grande risalto ai propri piani di sviluppo ecocompatibile all’interno delle proprie comunicazioni finanziarie (e non solo), con evidenza dei risultati conseguiti sul fronte della riduzione delle emissioni di carbonio e di contribuzione alla lotta ai cambiamenti climatici.
Il sondaggio annuale incluso nel progetto, che ha avuto modo di consultare le 500 aziende più grandi del mondo, ha inoltre asserito che ben l’85% di queste avrebbe predisposto – a livello di consiglio di amministrazione o di elevata dirigenza – un gruppo di responsabilità per i cambiamenti climatici, contro il 68% dello scorso anno.
Le aziende, continua il report, vedono i cambiamenti climatici come un’opportunità, e non come un rischio. Nove società su dieci hanno infatti dichiarato di guardare all’ecocompatibilità come ad una possibilità di miglioramento delle strutture societarie.
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