A Milano arriveranno le comunità energetiche, esperimento già testato in Italia ma non nelle grandi città. Come verrà strutturato
Purtroppo l’Italia gode spesso di primati assai tristi. Specialmente per ciò che riguarda la transizione energetica. Nonostante il PNRR e gli obiettivi comunitari che deve rispettare. Uno degli ultimi primati è stato avere Milano entro le prime cinque città più inquinate del mondo. La pianura padana si sa, per microclima e presenza di fabbriche è particolarmente inquinata. Ma Milano è addirittura l’unica città europea ad essere apparsa nella lista, e per di più sul triste podio. Ed allora è chiaro che è necessario ed urgente un intervento per ridurre le emissioni. Che senza dubbio provengono dal parco auto, dagli impianti produttivi, ed anche dalla produzione e consumo di energia.
Per ovviare a questo problema è nato un progetto nella città di Milano per implementare le comunità energetiche all’interno del tessuto metropolitano. A quanto pare la decarbonizzazione della città è talmente desiderata da mettere a disposizione degli immobili di proprietà del Comune.
Le comunità energetiche sono una realtà che da diversi anni si sta sperimentando anche in Italia. Si tratta di un gruppo di persone, con abitazioni di prossimità, che utilizza energia esclusivamente autoprodotta con l’ausilio dei pannelli fotovoltaici ed altre energie rinnovabili, che sono prodotte ed utilizzate all’interno della comunità. Questo approccio è visto in modo duplice dalle istituzioni. Da una parte alleggerisce l’amministrazione pubblica dalla transizione energetica, dall’altra però lo Stato ha esplicitato più volte che l’autonomia completa dell’energia da parte dei cittadini non è completamente ben vista. In ogni caso anche a Milano si vedranno delle comunità energetiche.
La giunta comunale, la scorsa settimana ha dato il via libera per la costituzione delle comunità energetiche a Milano. Verranno messi in gara cinque progetti, da realizzare nei quartieri di Bovisa, Città Studi, Ghisolfa, Chiaravalle e Niguarda. Il Politecnico della città si è già messo all’opera per tirare fuori i progetti quanto prima. E forse in questo modo il primato di città più inquinata d’Europa Milano potrebbe perderlo. Questa volta con soddisfazione.
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