Gli animali domestici in ufficio riescono ad alleviare lo stress e a far migliorare la produttività lavorativa. Per chi ama gli animali di certo non è un fatto d poco conto quello di poter disporre vicino alla propria scrivania del proprio amico a quattro zampe preferito. Il cagnolino, il gattino, il pesciolino o la tartarughina aiuterebbero molto. Ma in Italia è possibile portare con sé il proprio animale preferito al lavoro? Da questo punto di vista nel nostro Paese si registra un vuoto normativo. Di solito il tutto viene lasciato a specifici accordi fra gli impiegati e i datori di lavoro.
Eppure ci sono varie ricerche scientifiche che mettono in evidenza come gli animali domestici sul luogo di lavoro possano svolgere una sorta di pet therapy aziendale che rafforza il gioco di squadra e contribuisce al benessere dei lavoratori. Sicuramente leggendo tutto questo molti impiegati staranno facendo i salti di gioia, ma in Italia la situazione non è così facile.
Gianluca Felicetti, presidente della Lav – Lega antivivisezione, a questo proposito fa notare:
“Un intervento del legislatore sarebbe auspicabile, poiché rientrerebbe nel processo di adeguamento normativo per il riconoscimento della tutela degli animali.”
In tema di animali domestici mantenere un cane costa 1446 euro l’anno, quindi perché non poter usufruire di una possibilità in più a fronte di una spesa considerevole? Se pensiamo che anche per i costumi di Halloween gli animali vanno in coppia con quello del padrone, perché questa coppia non può essere valida anche in ufficio?
In Australia esiste addirittura un patentino che dà la possibilità di portare gli animali domestici al lavoro. E poi un po’ di movimento ai nostri animali fa bene. Non ci lamentiamo se per il cenone di Natale i nostri animali domestici sono a rischio obesità.