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Alimentazione

Conad, wurstel da restituire: cosa hanno trovato all’interno

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Richiamato dal Ministero della Salute un prodotto alimentare, il Conad wurstel diffuso nei punti vendita della penisola, bisogna riconsegnarlo con celerità

Wurstel Conad ritirati motivo
Wurstel Conad (Dal sito del Ministero della Salute)

La Regione è chiamata a pubblicare un richiamo internet nel portale del ministero della Salute, qualora un prodotto alimentare non superi  i controlli previsti dalla normativa nell’area territoriale di sua competenza. Ai fini dell’obbligo di comunicazione ai consumatori, sono da considerare autentici e validi esclusivamente i richiami o le revoche pubblicate sulle pagine web ministeriali .

Inoltre gli esercenti del comparto alimentare hanno l’obbligo di informare la propria clientela della non conformità di prodotti da loro posti in vendita. Devono anche rititarli dagli scaffali e dalla vendita stessa. Se i pezzi sono stati già commercializzati, gli addetti dei negozi sono tenuti al richiamo, informando i consumatori dei pericoli connessi al consumo delle merci in questione. I rivenditori devono inoltre esporre gli avvisi per i clienti nei punti vendita.

Il prodotto pericoloso richiamato dal Ministero

Richiamo alimentare Würstel Conad (Dal documento ufficiale del Ministero della Salute)

In questo particolare caso il  prodotto ritirato dal commercio e dalla vendita, con data 10 agosto 2022, è un articolo del marchio Conad. La denominazione alla vendita è Wurstel Puro suino 250 g. Il nome dell’Operatore economico del settore alimentare (OSA) a nome di cui il prodotto è stato commercializzato è Conad. Il lotto di produzione, molto importante per individuare l’articolo incriminato, è il 201022.

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Il formato, altro elemento importante per segnalare il prodotto, è 250 g – 250 g per 2. Il produttore è Grandi salumifici italiani S.p.A. con stabilimento situato a Chiusa in provincia di Bolzano. Il motivo del provvedimento di ritiro è la probabile presenza di piccoli frammenti di plastica. Mentre l’avvertenza data è di non consumare il prodotto e riconsegnarlo al punto vendita, come si legge nel comunicato ufficiale.

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Si tratta di un evidente caso di contaminazione fisica per la presenza di materiale estraneo all’alimento. L’elemento contaminante, pur se visibile, rappresenta un pericolo per la salute dei consumatori. Il problema può intercorrere durante le fasi della produzione e indicare una manipolazione erronea da parte dell’operatore o un guasto ai macchinari preposti alla lavorazione o al confezionamento. L’ingestione anche involontaria può provocare lesioni di varia entità a carico dell’apparato orofaringeo e digestivo del consumatore.

Vincenzo Pugliano

Redattore e collaboratore di vari siti, mi occupo di temi connessi all'economia, alla cronaca, ai viaggi, ai diritti sociali fin dalla laurea in storia contemporanea. Nel settore editoriale ho collaborato con varie riviste e periodici come Suono, Lettera Internazionale e Giano con i ruoli di redattore, segretario di redazione e correttore di bozze. Anche la lunga esperienza nel settore dell'assistenza professionale per la disabilità visita, mi ha fornito strumenti utili per i temi dell'inclusione e dei diritti.

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