Alcuni elettrodomestici, tra cui il condizionatore, sono fortemente energivori. Al punto che si devono conoscere dei trucchi per non far schizzare la bolletta della luce
L’estate molto calda non ha aiutato il contenimento dei consumi. Se da una parte chi aveva la disponibilità di uno spazio esterno può aver scelto di stendere i panni in balcone o nel terrazzo condominiale piuttosto che usare l’asciugatrice, non sono mancati i consumi per rinfrescare l’ambiente. E con un simile caldo spesso il ventilatore non era sufficiente, se non il modello con le pale sul soffitto. Specialmente nei luoghi metropolitani, la scelta privilegata è stata il condizionatore. Certo, rinfresca in breve tempo la stanza, ma fa schizzare la bolletta della corrente elettrica. Specialmente se non trattato a dovere.
Il condizionatore ormai è un elettrodomestico molto presente nelle case. Può essere il modello split caldo – freddo, utile anche in inverno per il riscaldamento, oppure il modello portatile. In ogni caso è essenziale che ci sia un liquido di raffreddamento all’interno (senza perdite, errore frequente durante l’installazione), ed un canale esterno per lo scolo dell’acqua.
Condizionatore, quali errori devono essere evitati
Come anche il forno ed i frigorifero, anche il condizionatore ha bisogno di manutenzione. In generale, gli elettrodomestici che non funzionano a dovere, magari per usura o scarsa qualità, possono sembrare un risparmio inizialmente, ma poi incidono non poco sulle bollette. Ad esempio la classe energetica dell’elettrodomestico è fondamentale per abbattere i consumi e fare contemporaneamente un favore all’ambiente. Sono stanziati differnti bonus per migliorare l’efficientamento energetico degli elettrodomestici, specie se la sostituzione viene fatta contestualmente o qualche tempo dopo di una ristrutturazione.
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Il condizionatore non esula da questo discorso. La prima cosa a cui si deve far attenzione per contenere i consumi è la manutenzione e pulizia. I filtri sporchi alzano di molto la bolletta della corrente elettrica, addirittura del 10-15%. Oltre a far circolare aria più malsana e quindi deleteria per la salute. La manutenzione stagionale, fatta da un tecnico esperto, è fondamentale. Ogni stagione in cui viene acceso, ma anche quando non è utilizzato, nel condizionatore si accumulano muffe, probabilmente batteri, e condensa. Queste formazioni compromettono molto il funzionamento del condizionatore, al punto che sono necessari più frequentemente costosi lavori di riparazione.
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E per ultimo, l’utilizzo moderato. Da evitare quello eccessivo per tre motivi. La bolletta salata, l’inquinamento ed il surriscaldamento delle città. L’unico modo per tenere fresca la casa anche con il condizionatore spento è fare molta attenzione agli infissi. Devono essere ben sigillati per non scambiare la temperatura interna ed esterna. Anche qui si può provvedere alla sostituzione con il bonus finestre, che è utile sia per l’estate che per l’inverno.