Il condor è un animale protetto, in via d’estinzione. Specialmente la variante californiana. Esso rappresenta una simbologia molto radicata nella cultura dei nativi americani.
Abbiamo senza dubbio tantissime volte sentito parlare del condor, meno probabilmente lo abbiamo visto dal vivo. Questo enorme volatile vive prevalentemente in due aree dell’America. Il primo infatti è il condor californiano. L’altro è il condor delle Ande. Ad essere in particolare minaccia di estinzione è il condor californiano, anche se quello delle Ande ha risentito parecchio nella diminuzione del suo areale.
Il condor fa parte della stessa famiglia degli avvoltoi, e dovrebbe provenire dal Pleistocene, come determinato dall’analisi del dna di alcuni fossili ritrovati. Dunque si parla circa di 11-15 milioni di anni fa. Come accennato in precedenza, di condor ad oggi se ne trovano esclusivamente due specie, il condor delle Ande e il condor californiano, i quali sono piuttosto differenti tra di loro.
Condor delle Ande e californiano, similitudini e differenze
Entrambe le specie fanno capo alla famiglia degli avvoltoi. Difatti si nutrono prevalentemente di carogne e di carcasse di animali morti. Saltuariamente possono cibarsi di piccoli mammiferi. Il condor californiano ha la testa nuda e un colore giallastro della pelle. Ha un’apertura alare di circa 2 m e mezzo e può arrivare a pesare anche 10- 12 kg. È di dimensioni leggermente ridotte rispetto al condor delle Ande, tuttavia ha una sua notevole presenza nei cieli. I condor sono i volatili più grandi dopo l’albatro. La variante californiana è a serio rischio estinzione, dunque numerose operazioni sono state portate avanti per proteggere la specie ed evitare che sparisca completamente.
Il condor delle Ande è un po’ più grande, ed ha un’apertura alare che supera i 3 m. Può arrivare a pesare anche 15 kg. È un animale particolarmente longevo, tra gli uccelli più longevi, che arriva anche a 50 anni di età. Il condor delle Ande è caratterizzato non solo dalla sua imponenza, ma da anche della sua grande capacità di volo. Difatti riesce a percorrere anche centinaia di chilometri sfruttando le correnti ascensionali. È caratterizzato da una cresta di colore rosso su una testa dal piumaggio nero. La cresta cresce solo nei maschi circa al terzo anno di vita.
La simbologia legata a questo uccello
Mentre l’uomo bianco predava il condor senza pietà, nella convinzione che distruggesse le mandrie – errando , dato che mangia solo le carcasse – le varie tribù di nativi americani gli conferivano una grande importanza. Per alcune tribù il condor è simbolo di morte e distruzione, per altre di creazione.
Gli sciamani in particolare, che cercavano di mettersi in contatto con i due mondi dell’aldilà, usavano vestirsi ed indossare i copricapi con le piume del condor. Ma è stata principalmente l’uccisione copiosa da parte dell’uomo bianco ha decretarne lo status di specie in via d’estinzione.