Scoperte dai ricercatori universitari in Cina le condutture idriche più antiche del paese e gli scienziati sono entusiasti: andiamo a scoprire insieme i dettagli
Con acquedotto e condutture idriche si intendono i complessi di opere idrauliche che distribuiscono l’acqua necessaria per varie destinazioni. Nel caso dell’acqua potabile si utilizzano le cosiddette tubazioni in pressione che garantiscono una migliore garanzia igienica. Uno dei primi sistemi idraulici è stato rilevato nell’Arcipelago delle isole Orcadi, a nord della Scozia, ed è risalente a più di cinquemila anni fa. Un vero e proprio sistema fognario con tanto di scarico e l’antenato del gabinetto. Simili impianti sono stati scoperti sull’Isola di Creta corredati da tubazioni in terracotta installate sotto il Palazzo di Cnosso.
Le condutture idriche sono una invenzione risalente all’epoca antica dei Sumeri, ripresa poi dai Babilonesi e dagli Egizi e dai Fenici. Ma il più grande e sofisticato sistema antico di opere idriche è quello romano. I romani furono indubbiamente abili ingegneri e architetti, sviluppando tecniche di costruzione efficaci e innovative tra le quali gli acquedotti. A Roma ne furono costruiti ben 11 in 5 secoli rendendo la città eterna il sito con la più alta concentrazione di tubature per una lunghezza complessiva di 350 chilometri, a maggior parte sotterranei. Alcuni di questi forniscono ancora acqua potabile alla capitale italiana.
La Cina
Dalla Cina arriva la sorprendente notizia della scoperta di un sistema di condutture in ceramica riconducibile a circa 4000 ani fa. Gli scienziati e ricercatori dell’Università di Pechino hanno potuto constatare la presenza di condutture di acqua e fossati di drenaggio nel sito neolitico di Pingliangtai, contea di Huaiyang, Cina Centrale. La prova dunque di come le società dell’epoca fossero in grado di gestire e distribuire l’acqua all’interno dei propri villaggi. La regione tra l’altro presentava una caratterizzazione climatica fatta di monsoni estivi che scaricavano al suolo mezzo metro di pioggia ogni mese.
La situazione climatica ha evidentemente indotto gli abitanti della zona a progettare e costruire un avanzato sistema di drenaggio con tubazioni dell’acqua in ceramica posizionate lungo le strade e i muri in modo da reindirizzare l’acqua piovana. La straordinaria opera dimostra un’eccellente capacità di ingegneria e idrologia per le civiltà neolitiche. Numerosi i segmenti di tubi che si connettevano fra loro dando prova di un notevole livello di tecnologia avanzata per il periodo storico in esame con variazioni anche nello stile della fattura e nel decoro. Pezzi di 30 o 40 centimetri inseriti gli uni negli altri per coprire lunghe distanza e servire tutta la comunità.
Pianificazione centralizzata
La scoperta del sistema di tubazioni antiche cinesi evidenzia anche un’altra sorprendente realtà per l’epoca, denotando un livello di complessità tale da far supporre la presenza di un potere centrale in grado di progettare e mantenere l’operatività del sistema. La comunità di Pingòiangtai è stata dunque capace di organizzare e dividere il lavoro con una pianificazione, all’interno di un villaggio privo di un governo centrale, inusuale e atipica che rende il sito eccezionale e di importanza significativa per gli studiosi.