Il consumo elettrico della casa è qualcosa da monitorare. Ci sono dei modi per capire quanto consuma effettivamente ogni apparecchio
Da quando è iniziata la crisi energetica, e di conseguenza il rialzo esponenziale del costo di corrente elettrica e gas, i cittadini valutano con molta più attenzione l’utilizzo degli elettrodomestici in casa. E controllano molto di più sia le bollette che i consumi. Nei mesi passati il web è stato colmo di consigli su come risparmiare, dallo spegnere i display allo staccare il caricatore della batteria del telefono quando non serviva. In questo modo si poteva arginare la bolletta attraverso la riduzione del consumo elettrico.
Purtroppo in molti mesi non è bastato. Nonostante il taglio delle accise il costo delle forniture è arrivato a dei livelli mai visti in precedenza. Anche grazie alla speculazione delle società di distribuzione, che sono finite per questo sotto la lente d’ingrandimento dell’antitrust ed anche del garante della privacy.
È facile trovare su Internet la lista degli elettrodomestici maggiormente energivori, dunque che consumano di più. In ogni caso, ci sono diverse discriminanti, date dall’usura, la manutenzione, la classe energetica del singolo elettrodomestico. Di conseguenza forse è bene conoscere il consumo elettrico reale, non supposto. Per questo si deve avere un pannello elettrico digitale, e non analogico. La maggior parte dei nuovi modelli ha la possibilità, spingendo un pulsante, di visualizzare il consumo attuale della corrente elettrica. Dunque basta spegnere tutti gli elettrodomestici tranne quello interessato, per visualizzare quanto ognuno di essi consuma realmente.
Senza dubbio per ridurre il consumo energetico di un appartamento è bene scegliere elettrodomestici di classe energetica ottimale. Questo è facilmente rinvenibile tramite le schede che si associano alla vendita di ogni prodotto. Ed utilizzarli con intelligenza, come ad esempio avviare lavatrice e lavastoviglie solo a carico pieno. E magari durante le ore ed i giorni in cui il consumo è minore. Anche una buona manutenzione e pulizia dei filtri può servire a far consumare minor materia prima. Nel caso dei riscaldamenti, per la gestione dei termosifoni, la loro pulizia periodica, chiedere consiglio a chi si occupa della caldaia.
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