La plastica è uno degli elementi più inquinanti utilizzati nella vita quotidiana. Nonostante questa consapevolezza la maggior parte delle persone a numerosi oggetti di plastica all’interno del proprio appartamento. Talvolta potrebbe essere pericoloso
Delle stime ufficiali di qualche anno fa, che hanno dei numeri sicuramente inferiori a quelli attuali, raccontano che ogni anno vengono prodotte 400 tonnellate di plastica a livello mondiale. Tutto ciò in un periodo storico in cui si assiste ad un vero e proprio bombardamento mediatico per creare maggior consapevolezza nella popolazione e nelle aziende allo scopo di abbandonare la plastica in favore di materiali più sostenibili, quali ad esempio il vetro.
Neanche l’utilizzo di plastica riciclabile, biodegradabile, o compostabile è una vera e propria certezza di sostenibilità. Gli studi sull’effettiva degradazione e sulle tempistiche sono ancora in corso. Nonostante la consapevolezza di quanto la plastica inquini l’ambiente, una buona dose di oggetti presenti in casa sono composti di questo materiale. Tuttavia bisogna fare attenzione. La plastica, oltre ad avere un impatto ecologico, lo ha anche sulla salute umana.
I contenitori di plastica sono prevalentemente utilizzati per contenere i cibi, e riporli successivamente in frigorifero. Nonostante non si stia parlando di un prodotto degradabile, come potrebbe essere uno di origine alimentare, anche i contenitori di plastica hanno una scadenza, o meglio dire una decadenza. Innanzitutto si deve tenere in considerazione che la plastica è un materiale facilmente deformabile. A forza di inserire cibi caldi e poi freddarli si dilata e contrae. E questo va a minare l’integrità delle particelle. Di conseguenza, il materiale plastico con il calore potrebbe cedere delle sostanze all’interno dei cibi che poi vengono ingeriti. Oltretutto, a forza di lavare energicamente i contenitori in plastica, essi si potrebbero graffiare, divenendo spazi per contenere germi. È consigliabile non inserire mai i pomodori o prodotti acidi all’interno dei contenitori di plastica, che potrebbero degradarli.
Dagli studi riportati, si è a conoscenza del fatto che la plastica è composta da una sostanza chimica chiamata Bisfenolo A. L’istituto superiore di sanità considera questa sostanza un interferente endocrino. Il che vuol dire che potrebbe interferire nel processo di sviluppo all’interno dell’utero, e quindi creare problemi a un feto ed ha un neonato, date le sue ridotte dimensioni e quindi una minor capacità di metabolizzare la sostanza di cui è composta la plastica.
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