L’effetto serra determinato dai gas fluorurati costituisce davvero un problema da risolvere. Ecco perché i provvedimenti che vengono presi in tal senso sono molto rilevanti, per promuovere la sostenibilità ambientale. A questo proposito non si può non riflettere sulle conseguenze importanti che può avere nel nostro Paese la recente approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, di un decreto che recepisce un regolamento già stabilito a livello europeo. Il decreto riguarda l’istituzione di un sistema nazionale di certificazione per le imprese e per il personale che operano nel settore.
Chi si occupa di controllo e di recupero dei gas fluorurati generati da condizionatori, frigoriferi, pompe di calore o altro deve essere soggetto al sistema di certificazione in questione, in modo da ottenere il possesso di una specifica attestazione.
Le emissioni di CO2 che generano i gas serra sono piuttosto preoccupanti, anche in Italia e in qualche modo bisogna intervenire.
È chiaro che un sistema di certificazione riconosciuto a livello nazionale potrebbe dettare una situazione maggiormente regolamentata, anche perché è stata istituita anche l’obbligatorietà di un registro d’impianto per tutti quegli impianti che contengono più di 3 chili di fluorurati.
Sul registro verranno segnati tutti gli episodi relativi al funzionamento, con l’obiettivo di detenere un controllo più stretto sui gas inquinanti, garantendo la possibilità di salvaguardare l’ambiente.
Non si deve infatti trascurare un settore che possiede un elevato grado di responsabilità in termini di inquinamento ambientale. Anche l’Italia, spesso abituata alla mancanza di norme specifiche, dovrà adeguarsi a precisi standard di qualità in vista della prevenzione dei danni ambientali.
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