[galleria id=”333″]E’ proprio così: a gran voce, l’organizzazione Greenpeace chiede a tutti i cittadini italiani di sottoscrivere sul suo sito una petizione per far sì che il Presidente del Consiglio Berlusconi partecipi alla Conferenza di Copenhagen, vertice delle Nazioni Unite sul clima. Accetterà la sfida?
La locandina della petizione fa sorridere. Una foto di Silvio Berlusconi con un dito alzato (indice o medio?) e lo slogan “Mandalo a Copenhagen” decisamente d’effetto. Un messaggio chiaro e conciso: se hai a cuore che anche l’Italia si faccia sentire per i diritti del nostro pianeta, fai in modo che la carica più importante della Repubblica Italiana vi partecipi. E ancora: “(…) Chiedigli di prendere finalmente sul serio la minaccia del riscaldamento globale, unendosi ai maggiori leader mondiali per un accordo all’altezza della sfida: Silvio, vai a Copenhagen!“, echeggia sul sito ufficiale. Fino ad adesso, poco più di 13.000 le lettere di richiesta raccolte. Decisamente troppo poco per poter essere davvero incisivi.
Per colpa dell’effetto serra le temperature aumentano, i ghiacci si sciolgono e l’ecosistema impazzisce letteralmente. Le specie animali, vedendo mutati i propri habitat, devono adattarsi ad una realtà che non è la loro. Ma quel che è peggio, il cambiamento climatico fa ogni anno oltre 300.000 vittime nel mondo, e minaccia di far crescere la cifra a centinaia di milioni. Per tutte queste ragioni, a Dicembre durante il vertice, dovranno essere presi dei provvedimenti seri, costruttivi e concreti. Non si può più aspettare, purtroppo, ed il futuro è riposto nelle mani dei partecipanti. Tra loro, da sempre sensibile al tema, Barack Obama ha già detto la sua riguardo le priorità che questo vertice dovrà trattare.
Silvio Berlusconi, che per la ricostruzione in Abruzzo ha fatto tanto meritandosi addirittura una candidatura al Nobel per la Pace, è ad oggi l’unica pedina che gli italiani possono giocare. Da qui, come un grido di speranza, nasce questa richiesta. Come andrà a finire? Berlusconi vorrà accollarsi questa responsabilità che peserebbe sulle sue spalle come una montagna? Tra 55 giorni, forse meno, il verdetto.
Immagini tratte da:
greenpeace.org
emsworth.wordpress.com
raissa.ilcannocchiale.it
mondoecoblog.com
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