I coralli sono sempre più spesso vittime di un fenomeno noto come sbiancamento. E per questo un sedicenne ha creato dei giardini
Quando si parla di giardiniere si pensa subito a un lavoro preciso e determinato il cui compito è curare le piante, gli alberi. Un lavoro per il quale serve aver studiato per scegliere il ramo che si predilige. C’è chi si specializza nella cura, chi nella realizzazione di opere. Altri ancora optano per i sistemi di irrigazione o per la cura del verde dei parchi.
Tutte caratteristiche di un mestiere che si svolge con i piedi saldamente a terra. O, al massimo, sospesi su qualche su ramo. Una convinzione per molti. Ma questi dovranno ricredersi. Infatti c’è una nuova variante di questo mestiere che si svolge sott’acqua. Il giardiniere di coralli. Un lavoro che è soprattutto una missione per ripopolare i coralli nel mare.
Immaginate un giovane di sedici anni, Titouan Bernicot, che, mosso dalla passione per la salvaguardia delle barriere coralline, ha scelto di impegnare la propria vita in questo nobile obiettivo. Con l’aiuto di una raccolta fondi online, è riuscito a dar vita ad un’organizzazione che si prefigge di ripopolare le barriere coralline che stanno diventando sempre più bianche e sempre meno arancioni.
Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno che si verifica quando i coralli perdono le alghe simbionti che vivono all’interno dei loro tessuti. Queste alghe, chiamate zooxantelle, forniscono ai coralli il nutrimento necessario per la sopravvivenza e contribuiscono alla loro caratteristica colorazione arancione, marrone o verde.
Il processo di sbiancamento inizia quando i coralli subiscono uno stress ambientale, come un aumento della temperatura dell’acqua, un’inquinamento chimico o una forte esposizione alla luce solare. In risposta a questi fattori di stress, i coralli espellono le zooxantelle, rendendoli bianchi e privi di nutrimento.
Se lo stress ambientale non viene risolto e le alghe non ritornano nei tessuti dei coralli, questi ultimi possono morire. Lo sbiancamento dei coralli rappresenta quindi una minaccia significativa per la sopravvivenza degli ecosistemi corallini, che sono fondamentali per la biodiversità marina e per l’economia di numerose regioni costiere.
Quali potrebbero essere le azioni da intraprendere per contrastare lo sbiancamento dei coralli? Secondo Titouan Bernicot, il fondatore dell’associazione Coral Gardeners, la soluzione consiste nel praticare il “giardinaggio” marino, ovvero piantare nuovi coralli più resistenti alle temperature elevate degli oceani, in modo da favorire la ripopolazione delle barriere coralline.
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