In una recente intervista, Gianluigi de Gennaro, membro della Sima, ha parlato del collegamento che vi sarebbe tra inquinamento e salute.
Gli esperti sono d’accordo: l’esposizione all’inquinamento di aria ed acqua provoca l’insorgenza di patologie anche gravi nell’uomo. La nostra salute è sempre, dunque, più a rischio ed i Governi stanno cercando di muoversi per frenare le emissioni.
Tanti gli studi che hanno messo in evidenza questa correlazione. In merito si è espresso il membro del Comitato Scientifico della Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) e docente universitario, Gianluigi de Gennaro, in un’intervista rilasciata alla redazione di Sanità Informazione. Anche l’esperto è d’accordo sulla correlazione tra queste gravi malattie e l’inquinamento atmosferico.
“Il collegamento tra gravi malattie e inquinamento atmosferico non è solo un’ipotesi, ma è dimostrato da molteplici e autorevoli studi scientifici”. Queste le parole, durante un’intervista a Sanità Informazione, di Gianluigi de Gennaro, membro del Comitato Scientifico della Sima e docente dell’Università Aldo Moro di Bari.
Entrando nel dettaglio, il professore de Gennaro ha spiegato come le particelle PM 2.5, proprio per le loro piccole dimensioni, sarebbero in grado di arrivare direttamente nel nostro sangue riuscendo ad oltrepassare gli alveoli polmonari. A produrre queste micro particelle e quelle di PM 10 sono principalmente le emissioni dei veicoli ed i riscaldamenti delle abitazioni. Ovviamente, più è intenso il traffico, sostiene l’esperto, più la concentrazione di questo materiale particolato aerodisperso: a dimostrarlo anche lo studio condotto nelle scorse settimane da Dyson che ha munito alcuni studenti di uno zainetto che rilevava la qualità dell’aria. L’analisi ha permesso di evidenziare anche l’inquinamento all’interno delle abitazioni, magari dovute alla cottura degli alimenti.
Per quanto riguarda le patologie che colpiscono bambini e adolescenti, il membro della Sima ha sottolineato che sarebbe necessario fare prevenzione e provare ad eliminare le esposizione alle sostanze cancerogene o quelle ritenute tali. Questo perché, come riporta Sanità Informazione, secondo le statistiche in Italia il cancro è la prima causa di morte in età pediatrica: si parla di ben oltre 2mila diagnosi di neoplasie tra bambini e adolescenti.
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