Uno studio condotto da due scienziati ha lanciato l’allarme sull’AMOC, il sistema di correnti oceaniche atlantiche che potrebbe collassare.
Alcuni studiosi hanno evidenziato che l’AMOC (si tratta del sistema di correnti oceaniche atlantiche) per via della crisi climatica ha una probabilità del 95% di collassare letteralmente in un periodo compreso tra il 2025 e il 2095.
Inutile specificare che le conseguenze di un simile avvenimento potrebbero essere spaventose. Ad accendere i riflettori sulla problematica che metterebbe a rischio il Pianeta uno studio condotto da alcuni esperti e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications. Purtroppo, la causa di tutto questo è il cambiamento climatico.
Uno studio rivelerebbe un dato che non promette nulla di buono. Le correnti oceaniche atlantiche, difatti, sono a rischio collasso, ma non c’è una data precisa in cui tutto questo possa avvenire.
Gli scienziati, però, mettono di nuovo in guardia su quella che è la situazione degli oceani che stanno patendo gli effetti del cambiamento climatico. Nello specifico, sono stati due esperti dell’Università di Copenaghen che hanno evidenziato la problematica, dopo aver analizzato diversi dati che riguardavano i segnali di preallarme che avvisano sul possibile collasso. Una situazione di cui altri in precedenza si erano occupati.
Su cosa si sono basati gli studiosi? In prima battuta, come riportano i colleghi di Fanpage, sull’aumento della varianza del sistema che non permettere di tornare al suo equilibrio, ma anche sul rallentamento dell’AMOC, di cui farebbe parte anche la Corrente del Golfo. Un rallentamento che va avanti ormai da 1.600 anni, ma che sarebbe peggiorato di recente.
Questi cicli sono necessari per il trasporto dell’acqua calda tropicale verso le acquee che lo sono di meno e viceversa. Purtroppo, però, lo scioglimento dei ghiacciai non favorisce la densità e la giusta salinità. L’elevata presenza di acqua dolce sta mettendo a dura prova l’AMOC, la conseguenza potrebbe essere il collasso di tutto.
Il collasso è stato detto che è difficile che avvenga entro il 21esimo secolo, purtroppo, però, quelli che sostengono questi due studiosi è diverso. Le probabilità, infatti, che questo si registri entro il 2095 è del 95%. È importante chiedersi quali potrebbero essere le conseguenze. Purtroppo il collasso porterebbe a dei cambiamenti devastanti, come ad esempio la scomparsa dei monsoni ai tropici, potrebbero anche registrarsi inverni con temperature bassissime in Nord America e in Europa. Infine, anche gli ecosistemi pagherebbero un carissimo prezzo con devastanti impatti sulla flora e la fauna.
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