Come bisogna comportarsi quando la propria gatta entra in questo periodo delicato dal punto di vista fisico e psicologico?
Il termine di “gatto o gatta in calore” fa ormai parte dell’immaginario comune. Spesso ci si lamenta di questi gatti perché, preda degli istinti più primordiali, si azzuffano e si accoppiano rumorosamente. Essere in calore significa infatti che il gatto è fertile e pronto ad accoppiarsi. Per i gatti questa fase inizia intorno ai 5-10 mesi.
Mentre sono in calore i gatti non obbediscono a nessuna regola ma sono preda solamente del loro forte istinto naturale di accoppiamento. Questo li indurrà a cercare di accoppiarsi con qualsiasi altro gatto di sesso opposto. Conoscere quali sono le criticità di un gatto, e sopratutto di una gatta, in calore e come comportarsi è essenziale per il benessere dell’animale.
Come comportarsi quando una gatta è in calore
Nelle gatte la comparsa del primo calore è un momento molto importante. Da questo evento in poi, il nostro animale può ufficialmente procreare e con questo evento entra, di fatto, nella vita adulta. Si tratta di un momento delicato, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Il primo calore, tra le altre cose, è anche il momento in cui decidere se è il caso di sterilizzare la gatta oppure no.
La femmina del gatto va in calore in più momenti durante l’anno, tra i mesi di gennaio e settembre. Ogni calore ha durata compresa tra i 15 e i 21 giorni circa. Il calore inizia con la comparsa del ciclo, che nel gatto indica, al contrario che nell’uomo, l’inizio della finestra riproduttiva.
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I primi 2-3 giorni di calore vengono chiamati proestro. La fase successiva del ciclo si chiama estro ed è durante questa che si manifestano alcuni sintomi tipici del calore: mancanza di appetito, marcature urinarie, vocalizzi, posture particolari. L’estro dura circa 2-4 giorni se avviene l’accoppiamento, in caso contrario si protrae anche fino a 10 giorni, durante i quali la gatta può manifestare sintomi psicologici come irrequietezza e ansia.
La fase successiva è il diestro ed è caratterizzata da inattività sessuale fino ovviamente alla comparsa del ciclo successivo. L’anestro infine è il periodo di inattività riproduttiva che dura circa 3-4 mesi. Ora che abbiamo imparato a riconoscere le varie fasi del calore, cosa possiamo fare per sostenere il nostro animale? Prima di tutto occorre mostrare empatia. In questo periodo le gatte possono essere in uno stato psicologico tale da richiedere una grande dose di pazienza.
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Se si possiedono gatti maschi una buona cosa potrebbe essere separarli dalla gatta quando questa è in calore, per evitare che si accoppino. Esistono poi farmaci sintomatici che possono aiutare la gatta a superare questo stato fisiologico ma possono mostrare effetti collaterali. Per questo, è sempre meglio interpellare il proprio veterinario che, se i sintomi del calore fossero eccessivi, potrebbe consigliare la sterilizzazione.