Essere faccia a faccia con un orso è un’esperienza più unica che rara. Ma può essere pericoloso. I suggerimenti delle associazioni escursionistiche
L’orso è un animale molto prezioso per l’ecosistema dei boschi. Putroppo a causa del bracconaggio negli ultimi 30 anni la popolazione di orsi si è decisamente decimata, specialmente sulle Alpi e sugli Appennini, al punto che l’orso marsicano è diventato il simbolo del parco nazionale d’Abruzzo. Questo gigantesco mammifero è il carnivoro più grande che si possa incontrare in Italia. Pesa fino a 350 – 400 kg, con un’altezza che raggiunge i 2 metri e mezzo. Le femmine sono più piccole del 25 per cento. L’orso bruno marsicano dell’Abruzzo è presente anche in Molise e nel Lazio, sempre in aree protette. Infatti la popolazione al momento è isolata nei parchi protetti, al riparo dalla caccia, e si compone di quantità tra i 55 e gli 85 esemplari.
L’orso, per sua natura predatore, generalemente non è a caccia dell’uomo per farne pasto. Tuttavia potrebbe sentire minacciata la sua zona, specialmente in presenza di piccoli. In questi casi può diventare aggressivo ed addirittura letale. Si devono prendere degli accorgimenti quando si incontra o si avvista un orso, e soprattutto non farsi prendere dal panico.
Come accennato, la prima cosa da fare, anche se difficile da controllare, è di mantenere la calma, non mettersi ad urlare né fare movimenti improvvisi come mettersi a correre. L’orso, ed in generale tutti gli animali, sentono la paura dell’altro e la vivono come minaccia per la propria incolumità. Quindi non farsi prendere dal panico e pensare cosa sia meglio fare è la soluzione migliore.
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Per iniziare, se si scorge un orso ad una distanza superiore a 100 metri, il comportamento più adatto è allontanarsi il più possibile dall’animale, magari tornando indietro. Se ciò non è posibile è consigliabile fare un’ampia deviazione camminando con calma e senza correre. Una volta che si è lontani dall’orso fare molto rumore per mostrare la propria presenza. L’orso di base tende ad evitare gli incontri piuttosto che cercarli. Per cui se avverte in lontananza la presenza umana tenderà ad andarsene.
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Se la tecnica dell’allontanamento è troppo tardi da attuare e ci si trova faccia a faccia con il gigantesco mammifero. si deve iniziare a parlare a voce sostenuta ma non troppo alta, con calma, e tentare di retrocedere, tenerdo d’occhio l’orso ma senza fissarlo negli occhi. L’obiettivo è di comunicare che si è un essere umano, quindi non pericoloso per l’animale. Nel caso in cui l’orso , per salvarsi attacchila vita si deve fingere di essere morti, sdraiandosi a terra in posizione prona, così da tutelare gli organi vitali, e con le mani dietro la nuca. Rimanere immobili fino a quando l’orso si è allontanato ed attendere ancora qualche minuto fermi. Se si avvistano gli orsacchiotti cambiare strada a maggior ragione, dove ci sono i cuccioli sicuramente c’è una mamma pronta a tutto pur di difenderli. E la protezione della prole è uno dei motivi che rende più aggressivi gli orsi.
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