Le mamme e le nonne, qualora fossimo colpiti da diarrea, ci hanno sempre insegnato alcune regole alimentari da seguire. Ma saranno vere?
Chi, almeno una volta, non è stato colpito dalla diarrea? Un fastidio terribile che colpisce molte persone in tutti i periodi dell’anno. Questa, non è una malattia, bensì un sintomo aspecifico comune di molte malattie, la maggior parte gastrointestinali, o a condizioni non patologiche. Bisogna fare attenzione a confondere poi la diarrea con la dissenteria. Questa infatti è una complicazione del sintomo che però causa importanti evacuazioni di liquidi con caratteristiche non più fecale (come acqua, pus, proteine, grassi, sangue, ecc).
A causare questo disturbo possono essere vari fattori come batteri, virus, parassiti, stress, colon irritabile, intolleranze, allergie. Non bisogna poi dimenticare la “Diarrea del viaggiatore”, questa è causata da un microrganismo denominato Campylobacter jejuni, capace di contaminare acqua e alimenti soprattutto in condizioni igienicosanitarie scarse. Ma se la diarrea è un fastidio, la cura spesso è ancora peggio: ovvero il cosiddetto mangiare “in bianco”. Ma è vero? Funziona davvero?
A rispondere all’interrogativo su cosa mangiare in caso di diarrea è intervenuto l’ISS, ovvero l‘Istituto Superiore di Sanità. Questi, sul proprio sito internet, come in caso di gastroenterite di origine infettiva in special modo sui bambini, le mamme basano immediatamente sulle cure su lunghi digiuni o diete “in bianco”. Lo scopo è quello di evitare l’appesantimento dell’apparato digerente garantendo, al tempo stesso, i nutrienti minimi.
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Questo regime alimentare prevede l’eliminazione del latte, di alimenti ricchi di fibre con lo scopo di non stimolare la motilità intestinale, e la riduzione di cibi con elevato valore energetico. Ma secondo quanto riportato dalla Società Italiana di Pediatria questa dieta non si è dimostrata utile. Infatti qualora un bambino o un adulto venisse colpito da gastroenterite acuta è opportuno invece seguire le normali regole di sana alimentazione. Ma soprattutto questa può riprendere non appena l’appetito migliora.
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E’ invece fondamentale assicurare e garantire, soprattutto nei bambini, colpiti da diarrea, una buona reidratazione visto che, come ricordato dall’ISS, le infezioni intestinali possono causare più facilmente disidratazione. Nonostante perciò la smentita della dieta in bianco, è opportuno fare piccoli e frequenti pasti con l’aumento progressivo dell’apporto calorico. Sono invece da evitare i cibi ad alto contenuto di zuccheri che potranno peggiorare la diarrea.
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