Quando si inizia la dieta ci sono alcune cose che non bisognerebbe assolutamente fare, anche se spesso diventano un’abitudine: di cosa si tratta
Dopo un’estate all’insegna dell’eccessivo relax o, comunque, di stacco da regimi alimentari, per chi li segue, di tutto il resto dell’anno, è ora di mettersi a dieta. C’è chi si affida ad un professionista e chi fa da sé, spesso sbagliando. Va premesso che seguire un’alimentazione sana e attenta non richiede per forza di cose l’affidarsi a un nutrizionista, ma dimagrire correttamente e con i giusti tempi forse sì.
Sono diversi i comportamenti che andrebbero evitati quando si inizia un percorso di dimagrimento, i quali purtroppo però diventano talvolta un’abitudine. Anche chi viene seguito spesso incappa in alcuni pessimi errori.
La prima cosa da fare assolutamente quando si è a dieta, è quella di ridurre fin troppo le calorie, adottando un regime troppo restrittivo. Ciò, pur facendo dimagrire tanto nel breve tempo, nel medio-lungo termine creerà solo danni e non sarà per niente sostenibile né dal corpo e né dalla mente. A ciò si collega l’abitudine, di tanto in tanto, di saltare qualche pasto se non si sente l’estrema necessità di mangiare.
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Bere poco è un altro errore da evitare senza se e senza ma: un corpo idratato elimina meglio scorie e tossine e, inoltre, contribuisce ad una sana flora intestinale. Tutto ciò, consente di perdere peso più velocemente e in maniera regolare. Bandire del tutto zuccheri e grassi, anche quelli buoni, è una delle abitudini sbagliate che sono più diffuse tra chi si mette a dieta. Va infatti quotidianamente mangiata la frutta e introdotti grassi buoni, provenienti da frutta secca, olio e pesce per una sana alimentazione.
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Dormire meno di 7-8 ore a notte e non fare attività fisica, inoltre, sono i due comportamenti sbagliati che vengono adottati al di fuori della tavola, ma che quando si vuol dimagrire devono essere cambiati se non si vuole vedere rallentare i risultati ed essere continuamente fuori forma nell’affrontare gli impegni quotidiani.
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