Tutti ad un certo punto salutiamo questo pianeta, ovviamente anche i nostri amici a quattro zampe. Ma cosa prova Fido nel momento della dipartita? Lo ha spiegato con accuratezza la struttura Hillcrest Veterinary Hospital, con un post su Facebook.
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Avere un cane nella maggior parte dei casi è come avere un figlio. Entrano nelle nostre case quando ancora sono batuffoli e ci accompagnano per circa una decina d’anni nella nostra esistenza. Con loro condividiamo tutto: gite fuori porta immersi nella natura, passeggiate quotidiane per i bisogni, arrabbiature poiché hanno fatto qualche guaio, coccole e molto altro.
I nostri amici a quattro zampe ripongono in noi la loro estrema fedeltà, anche se a volte errano dato che nell’ultima estate i casi di abbandono sono saliti vertiginosamente. Come disse Joe Randolph Ackerley “Il cane ha un solo scopo nella sua vita: donare il suo cuore“.
La problematica più grande in tutto questo contesto è la non corrispondenza del tempo tra la vita di un umano e quella di un cane. Se il primo vive per circa 80 anni, il secondo supera di poco una decade. Ciò che proviamo noi in quel fatidico momento è presto immaginabile; ma cosa prova Fido?
Cosa prova Fido al momento della sua dipartita?
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La vita di un cane può essere interrotta tramite tre fattori: incidenti (viene messo sotto da una macchina ad esempio), vecchiaia o malattie. Quando quest’ultime sono gravissime ed irrimediabili, molti veterinari consigliano la soluzione finale, ovvero la cosiddetta puntura.
Con essa la dipartita di Fido è indolore e veloce, in modo che esso non soffra durante i suoi ultimi respiri. In questo contesto, c’è chi rimane a fianco del suo amico e chi abbandona lo studio medico poiché non riesce ad assistere all’operazione.
Mettiamoci però nei “peli” del cane: cosa può provare vedendo questa scena? A questa domanda ha risposto l’Hillcrest Veterinary Hospital, struttura all’avanguardia situata in Sud Africa. Fido sa che sta per spegnersi ed il modo peggiore per andarsene è farlo in un posto sconosciuto attorniato da sconosciuti.
Il consiglio del centro veterinario è dunque quello di stargli vicino fino all’ultimo, per quanto doloroso possa essere. L’incrocio del suo sguardo con il nostro sarà il suo ultimo saluto felice a questo mondo.
Eutanasia del cane: cosa contiene la famosa puntura?
L’eutanasia del cane è l’ultima sponda dopo aver tentato diverse vie per curare una determinata malattia. Il fine ultimo è quello di liberare l’animale da sofferenze lancinanti e da dolori cronici. In Italia, questa operazione è legalizzata dalla norma 281\91. Ovviamente però bisogna comunque provare che si è tentato in tutte le maniere di far sopravvivere l’essere attraverso cure e farmaci.
Ma come avviene nello specifico l’eutanasia del cane? Innanzitutto gli si somministra un tranquillante, al fine di rilassare tutto i suoi muscoli corporei. In secondo luogo, viene iniettato un analgesico, poi un sedativo e solo infine un farmaco per bloccare il cuore, il Tanax, nella maggior parte dei casi. Dopo queste punture, il cane perde i sensi addormentandosi. Il suo cuore cessa di battere pochi secondi dopo.