Nonostante si conosca il carattere mansueto del proprio cane, è possibile che per un malaugurato evento aggredisca un passante. Quali sarebbero le responsabilità civili e penali del padrone?
Proprio come per gli esseri umani, soprattutto quando si parla di animali, seppur domestici, non è possibile escludere a priori reazioni impreviste dettate da fattori esterni e non ponderabili. Nonostante sia abbia un’approfondita conoscenza del proprio cane, e anche se mansueto e pacifico, in un malaugurato evento potrebbe succedere che aggredisca un passante. In questo caso, evitabile con una serie di accortezze, è importante conoscere le conseguenze di tale eventualità, a partire dalle dirette responsabilità del padrone.
A rispondere infatti dei danni causati da qualsiasi forma di aggressione del cane è esclusivamente chi se ne prende cura, il padrone appunto, il quale sarebbe tenuto a rispettare l’impegno di custodia dell’animale. La responsabilità che deriva dalla negligenza che determina un attacco nei confronti di un’altra persona è imputabile civilmente e penalmente. La pena piò infatti essere amministrativa, fino ai casi più gravi che prevedono la reclusione.
Ci sembra impossibile, eppure in alcuni casi accade anche ai cani meno sospettabili: l’esclusione a priori di una reazione aggressiva del proprio animale domestico nei confronti di un estraneo non è garantita. Ci possono essere diverse variabili che interferiscono con la tranquillità del cane, come movimenti bruschi o suoni spaventosi, che possono metterlo in guardia a tal punto da indurlo in una reazione imprevista. In tal caso la responsabilità ricadrebbe sul padrone, e in rapporto alla gravità delle conseguenze dell’aggressione si formula una data pena.
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In condizione di conseguenze fisiche siamo nell’ambito sia civile che penale, nel primo caso per omessa custodia e malgoverno di animali, nel secondo per lesioni personali. Nell’eventualità in cui si tratti di lesioni gravi o gravissime è prevista anche la reclusione: da un mese a sei mesi con prognosi tra 21 e 40 giorni, e una pena amministrativa che può variare dai 123 ai 619 euro, da tre mesi a due anni per prognosi superiore a 40 giorni, con una multa prevista da 309 a 1239 euro.
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Per scongiurare eventuali rischi, è importante munirsi dell’attrezzatura corretta per le passeggiate, prestando attenzione al collare e al guinzaglio, che devono rispettare le dimensioni del cane pur garantendo la sicurezza. Basterà infatti mantenere la sua presenza vicino alla nostra per intervenire in caso di situazioni allarmanti e infondere tranquillità all’animale lungo il tragitto per evitare percezioni di pericolo dal mondo esterno.
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