Che cosa succede se accendi con frequenza il condizionatore in inverno. Quali sono le possibili conseguenze in caso di impiego non corretto su costi e consumi
Il condizionatore in inverno può rappresentare un’arma a doppio taglio per le nostre bollette. Già in estate abbiamo assistito a scene apocalittiche quando si è trattato di controllare l’importo da pagare all’interno della bolletta del gas. I rincari legati alla crisi energetica che ha caratterizzato tutto il 2022 si sono fatti sentire sulle nostre tasche. E l’unico modo per cercare di arginare la cosa è rappresentato dalla adozione di comportamenti parsimoniosi, votati al risparmio ed improntati a generare il minor consumo possibile.
Una cosa che è di grande aiuto anche per quanto riguarda il generare un impatto ambientale ridotto. Purtroppo utilizzare il condizionatore in inverno come pure in altre stagioni non è affatto di aiuto né per l’uno né per l’altro scopo. Più se ne fa uso e più si generano consumi e contraccolpi per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Quel che possiamo fare quando proprio non riusciamo a fare a meno del condizionatore in inverno od in estate è cercare di farvi ricorso provando ad usarlo in maniera intelligente.
Condizionatore in inverno, quanto consuma se lo usi in modo sbagliato
Il che vuol dire attivarlo dopo avere chiuso gli ambienti, al massimo tenendo in collegamento diretto due o tre stanze isolate dall’esterno e dal resto della casa. E collegate esclusivamente tra loro mediante le porte lasciate aperte. Il consumo è elevato, specialmente se si imposta una temperatura eccessivamente differente rispetto a quella che c’è all’infuori. Il divario non dovrebbe andare al di là dei 7° per potere avere un consumo sotto controllo e che non pesi eccessivamente in bolletta. È necessario anche garantire in origine una corretta installazione, con tubi di collegamento che non siano troppo lunghi. E presiedere poi una corretta e regolare manutenzione. Perché in caso contrario le prestazioni diminuiscono e proprio i consumi aumentano.
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L’attivazione del condizionatore in inverno poi non è conveniente in alcune zone. In aree dove per esempio permangono basse temperature, magari molto prossime ad andare vicino allo zero od anche al di sotto, è meglio avvalersi di altri sistemi di riscaldamento. Fare ricorso al condizionatore infatti farà si che ci sia uno sforzo maggiore per riscaldare gli ambienti, con più tempo necessario. Ed ovviamente con dei consumi aumentati. Ad ogni sua attivazione il condizionatore inquina, per cui bisognerebbe evitare di spegnerlo ed accenderlo di continuo. Questa cosa infatti accentua la produzione di CO2 da parte del macchinario, che poi viene immessa direttamente nell’atmosfera. Ed accendere e spegnere con frequenza avrà un peso anche in bolletta.