Se il vostro dovesse continuamente elemosinarvi cibo, oltre a quello che già gli date, potrebbe essere sintomo di qualche patologia. Ecco quali
I comportamenti dei nostri pelosetti dicono molto più di quanto possano realmente mostrare. Questi possono nascondere del malessere ma anche delle malattie. E proprio per questo motivo è fondamentale controllarli anche durante azioni più comuni. Come ad esempio la continua re insistente richiesta di cibo.
Può capitare, infatti, che nonostante il micio abbia appena mangiato questo vi cerca, miagola fino a quando non gli viene servita una nuova porzione di cibo. Ma cosa si cela dietro l’aumento dell’appetito del gatto? Cosa potrebbe realmente nascondersi? Le ipotesi non mancano ed è il caso di non sottovalutarle.
E’ importante sottolineare che le ipotesi che riporteremo possono essere anche patologie anche gravi e, per questo motivo, è bene consultare un medico veterinario per agire tempestivamente e curarlo. Un primo motivo della continua richiesta di cibo potrebbe celare una vera e propria richiesta di attenzioni. Un segno che spesso non viene capito e che viene liquidato con l’aggiunta di crocchette alla ciotola. Un comportamento da non seguire mai perché poi potrebbe replicarlo per ricevere del cibo. E’ dunque importante dedicargli tempo per giocare senza aggiungere cibo: bastano 10 minuti al mattino e 15 la sera.
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Non bisogna però escludere che dietro la richiesto di cibo non si nascondono alcune malattie che portano il gatto ad avere un aumento di appetito. Le più importanti: ipertiroidismo e il diabete mellito. La prima è tipica dei mici anziani, mentre la seconda si manifesta in caso di sovrappeso o obesità. Ma il campanello d’allarme dovrà suonare qualora l’animale dovesse mangiare più del solito e perdere peso. Anche il pelo, se dovesse apparire malconcio, è un importante indicatore della sua salute.
Altra ipotesi è la possibilità che il gatto abbia parassiti intestinali che aumenteranno la fame dell’animale, senza però perdere peso. La pancia apparirà però molto gonfia e rotondeggiante. E’ importante poi controllare l’alito perché un segno di questa malattia è l’odore di aglio. Evitate diagnosi fai da te, ma rivolgetevi immediatamente dal veterinario così da avere la cura migliore.
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Ma in tutto ciò non si deve sottovalutare l’alimentazione del gatto. Non a caso nuovi studi dimostrano come sia capace a regolare la sua alimentazione in base ai suoi bisogni. Ovvero se il gatto necessita di un determinato nutriente questo farà di tutto per trovare gli alimenti che lo contengono. Non bisogna sottovalutare una dieta povera di proteine: il gatto è pur sempre un carnivoro ne necessita e per questo motivo continuerà a mangiare.
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