Non è raro avere la pancia gonfia, la quale può non essere molle ma decisamente dura: quando accade ciò e cosa sta a significare
Avere il ventre piatto è il sogno di molti, sia uomini che donne, e l’obiettivo certo di chi segue una dieta e fa attività fisica. Molto spesso, però, si soffre di pancia gonfia. Questo generalmente accade a chi, mangiando troppo e male, ingrassa o comunque inevitabilmente allarga le pareti addominali.
Non di rado, però, ne soffre spesso anche chi ha uno stile di vita sano nel complesso. Oltre a creare disagio a livello estetico, porta anche a fastidi psico-fisici che si ripercuotono sulla quotidianità. Avere la pancia gonfia, quindi, può stare a significare molte cose, soprattutto quando essa al tatto è anche dura.
Avere la pancia gonfia e non molle, il che significherebbe semplicemente accumulo di grasso, ma quindi dura, vuol dire che le pareti addominali si sono estese a causa di gas presenti nell’intestino. Spesso, in questi casi, si accusano mal di schiena, tenesmo, crampi addominali e disagi psicologici. Inoltre si accompagna a rutti, flatulenza e meteorismo.
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Quando invece si verificano stipsi, diarrea, sangue nelle feci, incontinenza intestinale o perdita di peso, bisogna recarsi immediatamente dal medico perché potrebbe celarsi dietro una patologia di un certo rilievo. Generalmente, comunque, a causare il gonfiore addominale è l’assunzione di troppi cibi spazzatura e la scarsa introduzione nell’organismo di acqua e fibre. Chi invece ha uno stile di vita sano, può ritrovarsi in tale situazione per l’ingerimento di troppa aria o se si mangia molto velocemente.
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Anche il fermentare delle verdure o altri cibi ricchi di fibre può portare a un gonfiore momentaneo dalla pancia. La presenza di gas nell’intestino aumenta anche a causa della sindrome del colon irritabile, per via di intolleranzealimentari, reflusso gastroesofageo o anche in condizioni di stress. Il consiglio, per chi già segue un’alimentazione corretta e magari fa anche sport, è quello di integrare quotidianamente probiotici che contribuiscono a mantenere sana la flora intestinale.
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