Le torbiere svolgono un ruolo importante nel contrasto alla clrisi climatica. Associazioni ambientaliste ed alcuni governi suggeriscono di tutelarle
Si sente parlare continuamente di cambiamenti climatici, quello che giornalisticamente decine di anni f veniva descritto come effetto serra. Diciamo che i cambiamenti climatici sono una conseguenza diretta dell’effetto serra. Purtroppo insistere sulla dannosità di questi fenomeni è un tasto che deve essere battuto fino a che i Governi non decideranno di implementare politiche ambientaliste coraggiose anche se impopolari. Uno egli aspetti su cui molti ambientalisti stanno puntando è l’introduzione della tutela delle torbiere. Perché?
L’obiettivo dell’accordo di Parigi di contenere l’aumento della temperatura entro il 2030 fino ad 1,5 gradi dalla prima misurazione del 1900, e un obiettivo che verrà senza dubbio seluso se non si riesce ad invertire la rotta. Ma deve essere fatto drasticamente. Le stime dicono che con gli attuali valori entro il 2100 il rialzo delle temperature potrebbe arrivare a 3,2 gradi in più, con conseguenze devastanti sulla vegetazione, sugli animali e anche sulla popolazione, che verrà decimata. Ed allora si deve fare qualcosa il prima possibile. E le torbiere possono dare una mano.
Le torbiere sono quelle che normalmente vengono chiamate paludi, anche se non tutte le paludi sono torbiere. Sono caratterizzate da acqua ristagnante, e forme di vita piuttosto scarse, dato il terreno inospitale. Il tasso di umidità in queste zone è altissimo, e produce un proliferare incredibile di insetti. Come possono le torbiere aiutare il clima? Dagli studi in corso, le torbiere generano dei fenomeni interessanti. Le specie vegetali, dopo il termine del loro ciclo vitale, mineralizzano, emettendo Co2 nell’atmosfera. Mentre l’alto tasso di umidità presente nelle torbiere consente sono ad una piccola percentuale di vegetali ed insetti di mineralizzare, risparmiando Co2 dall’atmosfera.
Dato il fenomeno delle torbiere che consente di ridurre le emissioni spontanee di anidride carbonica, è chiaro che determinate aree devono essere tutelate. Mentre le zone più umide, come le foreste pluviali, vengono lentamente – ma non troppo, smantellate per traformarle in terreni produttivi. Ed invece la tutela e la valorizzazione dei suoli è fondamentale per le azioni di contrasto ai cambiamenti climatici.
Dal Giappone arriva una novità che possiamo ben definire come rivoluzionaria. E' il futuro del…
Vi siete mai chiesti cosa potrebbe succede se sul nostro pianeta tutti gli animali diventassero…
Il drammatico declino della biodiversità al Lago Trasimeno in uno studio di Franco Pedrotti: in…