Gli animali soffrono i fuochi d’artificio. Ogni anno sono centinaia di migliaia gli esemplari che perdono la vita: i gatti non mancano dalla lista.
Anche i gatti rientrano tra gli animali che soffrono i fuochi d’artificio. Particolarmente gettonati nella celebrazione del Capodanno, ogni anno vengono sparati i “botti” e centinaia di migliaia di esemplari diversi finiscono per essere uccisi a causa del divertimento umano, di una tradizione che molti Comuni cercano di contenere seppur con risultati non troppo soddisfacenti.
Ci sono momenti dell’anno in cui il cielo si riempie di luci scintillanti e suoni fragorosi, un tripudio di colori e boati che per molti rappresenta gioia e celebrazione. Ma c’è un lato di queste festività che spesso passa inosservato, un lato oscuro che colpisce chi non può esprimere la propria paura. Per gli animali, quei boati che strappano il silenzio sono un incubo che li catapulta in una realtà di terrore incontrollabile. Quello che per noi è spettacolo, per loro è una minaccia che non riescono a comprendere e, soprattutto, ad affrontare.
Gli animali soffrono e muoiono per i botti di Capodanno
Gli animali vivono in un universo sonoro diverso dal nostro. Il loro udito, così raffinato e sensibile, è una finestra su frequenze che noi possiamo solo immaginare. Un rumore che a un essere umano appare appena percettibile, per loro diventa un’esplosione di decibel che invade ogni angolo della loro mente. Queste percezioni non sono solo scomode: sono devastanti. Possono causare reazioni fisiche e psicologiche che vanno ben oltre una semplice spavento.
Quando il rumore irrompe, per un animale non c’è distinzione tra realtà e pericolo imminente. La paura si trasforma in panico, e il panico in qualcosa di molto più profondo: una fobia. Questa condizione, che colpisce non solo la mente ma anche il corpo, può avere effetti gravi e, in alcuni casi, irreversibili. Gli animali più vulnerabili possono subire arresti cardiaci, crisi epilettiche, difficoltà respiratorie o coliti da stress. Alcuni di loro, presi dal panico, possono fuggire senza meta, esponendosi al rischio di smarrimento o incidenti mortali.
Il problema è amplificato dalla loro incapacità di comprendere la natura del fenomeno. Un’esplosione improvvisa di luci e suoni non ha per loro alcuna spiegazione logica. Quello che percepiscono è una minaccia incombente da cui devono scappare, ma spesso non sanno dove andare. La paura, in questi casi, è un nemico invisibile che li segue ovunque.
La percezione dei fuochi d’artificio da parte degli animali
Per capire quanto questi suoni siano invasivi, bisogna immaginare un mondo uditivo diverso dal nostro. Gli esseri umani percepiscono una gamma sonora che si estende dai 15 ai 15.000 hertz, ma gli animali come cani e gatti vanno ben oltre, raggiungendo frequenze di 70.000 hertz. Questo significa che il loro mondo è riempito di suoni che per noi sono impercettibili, e ogni rumore intenso è amplificato all’estremo. Un boato di fuochi d’artificio, per esempio, può sembrare lontano a noi, ma per loro è come se fosse esploso a pochi metri di distanza.
I segni lasciati dalla paura nei gatti, in particolare, sono numerosi e inconfondibili. Tremori, respirazione accelerata, ipersalivazione e pupille dilatate sono solo alcune delle manifestazioni che dimostrano quanto siano sopraffatti. Nei casi più gravi, possono apparire sintomi fisici come sangue nelle feci o difficoltà respiratorie. Questi comportamenti non sono solo temporanei: possono lasciare cicatrici emotive profonde, che compromettono il loro equilibrio anche a lungo termine.
Ci sono gatti che si rifugiano in angoli remoti della casa, cercando un riparo dal rumore. Altri diventano irrequieti, lamentandosi incessantemente, o, al contrario, si isolano completamente. Alcuni sviluppano comportamenti ossessivi, mentre altri rifiutano persino di mangiare. In casi estremi, la paura li paralizza, rendendoli incapaci di muoversi o reagire, se non con gesti di difesa come graffi o morsi.
Togliere i fuochi d’artificio: solo così salviamo gli animali
Molti proprietari credono che la paura passerà da sola, che il tempo sia sufficiente a guarire il trauma. Ma per gli animali, soprattutto per quelli più sensibili, non è così semplice. Ignorare il problema può peggiorarlo, trasformando una reazione temporanea in una condizione cronica. Per questo, è essenziale rivolgersi a un veterinario comportamentalista, che possa individuare il percorso migliore per aiutare l’animale a gestire la propria paura.
Mentre per i cani esistono metodi di desensibilizzazione che possono ridurre l’intensità delle loro reazioni, per i gatti la situazione è più complessa. In alcuni casi, le risposte fobiche sono così radicate che può essere necessario un supporto farmacologico, ma sempre sotto controllo veterinario.
Proteggere un animale durante i fuochi d’artificio significa creare un ambiente sicuro in cui possa sentirsi al riparo. È importante permettergli di scegliere un luogo in cui nascondersi, chiudere finestre e tende per attutire i rumori e mantenere un’atmosfera tranquilla. Il sottofondo di una musica rilassante o il semplice suono della tv possono aiutare, purché non si esageri con il volume. Se un gatto cerca conforto, è giusto stargli vicino, ma senza forzarlo. Ogni animale affronta la paura a modo suo, e rispettare i suoi spazi è fondamentale. Vedi, più in generale, come proteggere tutti gli animali domestici dai botti.