La casa di un fumatore si riconosce subito per il forte odore di nicotina e tabacco. Ma questi possono danneggiare la salute anche quando non fumano
Le sigarette rappresentano un vero e proprio pericolo non solo per chi le fuma, ma anche gli sta intorno. Ovvero i fumatori passivi. Si tratta di persone che subiscono l’odore e il fumo delle bionde senza però essere fumatori. Un vero problema perché, come è noto, il fumo può essere la causa di tante malattie come tumori e infarti.
Eppure gli ultimi studi evidenziano come un fumatore possa rappresentare un pericolo anche nel momento in cui non sta fumando. Colpa naturalmente del fumo e dell’odore che impregna l’ambiente che lo circonda e in cui vive. Le ultime ricerche infatti poi sorpreso tutti affermando come la combustione delle bionde lasci dei segni non visibili e potenzialmente deleteri per la salute.
I fumatori, quando rientrano a casa, spesso e volentieri sono accolti da esclamazioni sull’odore di sigaretta impregnato sui loro vestiti. Questi infatti assorbono come delle spugne non solo l’odore della nicotina ma anche delle molte tossine che sono pericolose per la salute. Esattamente la stessa cosa succede, poi, con gli arredi delle case.
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A rovinare e compromettere ancor di più la salute propria e di chi circonda il fumatore è infatti un fenomeno specifico: il fumo di terza mano. Infatti oltre ai classici vestiti e sui capelli, il fumo tende ad aggredire e a impossessarsi anche degli ambienti della casa come tende, tappeti. In parole povere tutto quei complementi di arredi composto di tessuto che assorbe facilmente il fumo che si è disperso dalla sigaretta.
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Ma che cos’è il fumo di terza mano? Si tratta di un mix di sostanze che rimane per molto tempo tempo nell’ambiente dove qualcuno ha fumato. Nel momento poi in cui si mischia con altri inquinanti presenti nell’aria, si formano altre sostanze cancerogene. I più a rischio di questo fenomeno sono soprattutto i bambini e gli anziani che sono risultati, dagli studi condotti, particolarmente vulnerabili a questo residuo di nicotina. Il motivo? I primi perché sono spesso a contatto con i tappeti e le altre superfici “sporche” di fumo di terza mano. I secondi perché in generale più vulnerabili.
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