Tenere il ventilatore acceso di notte nella propria camera da letto, mentre si dorme, può essere pericoloso? La risposta al dubbio di moltissime persone
Quella di quest’anno si sta dimostrando come l’estate più calda degli ultimi vent’anni, fatta eccezione per il 2003, ma anche come la più ‘lunga‘. Questo perché le torride temperature hanno iniziato a farsi largo già a fine maggio e fino ad ora, in Italia, non hanno dato tregua alle persone. Per rendere sopportabile una situazione del genere ci sono due possibilità: condizionatore o ventilatore. Dato che non tutti hanno installato, o comunque non possono permettersi, il primo, è proprio il ventilatore a prevalere nelle case.
Il suo utilizzo continuo, però, non è propriamente consigliato se non si adottano alcune ‘precauzioni‘. Inoltre, ci sono alcuni casi in cui addirittura risulta essere del tutto inutile. Facciamo, però, un attimo ordine. Come dichiarato dal Ministero della Salute stesso, il ventilatore ha una reale azione solo con temperature al di sotto dei 32-35° e con umidità non eccessiva. Tale strumento, del resto, non fa altro che spostare l’aria circostante, dandoci solo la percezione di star meglio. In più, tenerlo puntato su se stessi per diverse ore stimola la sudorazione e porta alla disidratazione. Si consiglia, in definitiva, di assumere molti liquidi in tali occasioni.
Ventilatore acceso di notte: è assolutamente da evitare
Un’altra diffusa abitudine è quella di dormire con il ventilatore acceso nella camera da letto per tutta la notte. Del resto, è difficile fare un sonno profondo e continuo quando l’aria diventa irrespirabile e anche il letto sembra diventare un calorifero. Purtroppo, però, la sopracitata è una pratica alquanto dannosa per la salute.
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Tenendo il ventilatore acceso durante la notte, infatti, si rischia di svegliarsi, oltre che disidratati, con mal di gola, tosse, crampi, torcicollo e dolori muscolari sparsi. In più, se si è soggetti allergici, il rischio è maggiore. L’aria del ventilatore, infatti, sposta continuamente polvere e allergeni. La miglior soluzione sarebbe quella di aprire le finestre per far passare aria in modo del tutto naturale.
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Sono altrettanto sottovalutati i deumidificatori, che si possono trovare in commercio anche per poche decine di euro, che, se accesi qualche ora prima di andare a dormire, abbassano il tasso di umidità nella stanza interessata, rendendo più l’ambiente più respirabile e decisamente meno opprimente.