Soprattutto durante la stagione più calda o in quei momenti della giornata quando le temperature sono ancora abbastanza alte, si tende a dare più acqua alle piante in casa: ma cosa succede se vengono annaffiate troppo?
Per molte persone è automatico associare l’eccessivo caldo ad una sofferenza delle piante in casa, con il risultato che vengono annaffiate troppo e questo porta a delle conseguenze. Oltretutto, annaffiare eccessivamente una pianta è uno spreco d’acqua: ha un’influenza in bolletta che potrebbe tranquillamente essere evitata.
Secondo gli esperti, le famiglie stanno per assistere a degli aumenti dei prezzi senza precedenti. Risparmiare denaro, oggigiorno, deve essere priorità di ognuno: un primo passo da affrontare potrebbe essere proprio quello di non utilizzare più acqua di quella necessaria.
Ogni pianta ha le sue esigenze e, a seconda della specie, varia il bisogno di idratazione. Annaffiare le piante in casa non è un gesto che deve essere direttamente collegato alle temperature o alla stagione: è la pianta stessa a fornire le indicazioni su quando ha bisogno d’acqua e quanta gliene serve. Basterà osservare.
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Le piante poste in giardino o nell’orto casalingo potrebbero farsi bastare l’acqua delle piogge (quando ci sono). Per quanto riguarda le piante all’interno delle mura domestiche: il bisogno cambia a seconda della tipologia. Per chiunque non fosse un pollice verde e non abbia conoscenze approfondite delle piante, basterà considerare il fattore terreno. Più in generale, sia per le piante esterne che per quelle interne, bisogna osservare il terriccio, andando un po’ più a fondo rispetto alla superficie. Con un bastoncino lo si può penetrare di un paio di centimetri, per circa 2-3 minuti. Se il bastoncino ne uscirà umido, allora la pianta non ha bisogno di ulteriore acqua.
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Una pianta che riceve troppa acqua invia dei segnali ben visibili. Ad esempio, sarà molto probabile che cambi il colore delle sue foglie. Assumono una tonalità giallastra, con delle macchie marroni che via via vanno espandendosi. Questo implica una cattiva salute della pianta: com’è risaputo, il troppo stroppia. E vale anche per l’acqua.
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