Sembrerà incredibile, ma il corpo umano riconosce benissimo gli attimi che precedono la morte: l’ultima scoperta medica spiega cosa succede quando stiamo per morire
Il corpo fiuta la morte e manda dei segnali che indicano quando il momento si sta per avvicinare. C’è uno dei cinque sensi che è più “sensibile” rispetto agli altri quando si tratta di decesso. Ed è proprio lui ad avvisare che la nostra ora ormai è giunta.
A fare la scoperta sono stati i medici Ilan Shrira e Arnaud Wisman, rispettivamente dottori dei dipartimenti di Psicologia delle università dell’Arkansas e del Kent. Il punto chiave della loro scoperta è la presenza di una molecola chiamata putresceina: ecco in che modo rappresenta l’avviso di morte imminente.
A “fiutare” la morte è proprio il naso. Così come per gli animali, anche per le persone il naso è l’organo sensoriale più importante: aiuta a riconoscere pericoli imminenti o stimoli chimici nell’ambiente. Quel che sente in caso di morte vicina è proprio uno stimolo chimico, innescato dalla putresceina, la molecola che il corpo rilascia quando si avvia il processo di putrefazione, in seguito al decadimento degli amminoacidi. E’ proprio lei a metterci in stato di allerta.
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I due medici hanno studiato le reazioni istintive che le persone hanno in caso di esposizione a questa molecola. Il naso umano la individua e reagisce in modo sia conscio che inconscio. Alcuni esperimenti hanno mostrato come la reazione delle persone in presenza di putresceina nell’aria le porta ad allontanarsi, pur non sapendo che la molecola è stata spruzzata. Il primo istinto, dunque, è quello di scappare: il naso avverte una sensazione di pericolo.
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Un’altra reazione innescata dall’emissione della putresceina è a livello cerebrale: scatta un meccanismo diametralmente opposto nel cervello umano rispetto ai feromoni. Questa risposta nasce agli antipodi insieme a quella legata all’intimità e al rapporto interpersonale amoroso.
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