Le sfere di pietra che si trovano nel Sudamerica, in Costa Rica, in numero rilevante rimangono un mistero: scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il mondo è ricco di incredibili luoghi meravigliosi, pieni di fascino, di storia, di vita, ma anche di mistero. Dalle Piramidi nella Valle dei Templi, alle pietre di Stonehenge, dalle teste dell’isola di Pasqua, alle Externsteines della foresta di Teutoburgo, sono moltissimi i siti in ogni angolo del Pianeta di cui non sappiamo molto e che ci appaiono come delle impressionanti testimonianze enigmatiche di popoli lontani nel tempo e nello spazio. Le teorie che tentano di dare spiegazioni razionali sono infinite e gli scienziati di tutto il globo dibattono e si interrogano da sempre, senza riuscire a dare alcune risposte.
Inquietanti e affascinanti al tempo stesso, questi spettacolari posti suscitano meraviglia e interrogativi rispetto alla loro origine. Ci si chiede se sia stata la mano dell’uomo o quella, ben più arcana, della natura a forgiarli e a renderli immanenti. Nei luoghi più remoti del Pianeta si possono ammirare fiumi arcobaleno, villaggi fantasma, boschi fatati, città perdute e sculture improbabili. Spesso fenomeni naturali, apparentemente inspiegabili, ma in realtà con una pronta spiegazione scientifica, anche se non sempre e non ovunque.
Tra i misteri che si possono incontrare sul pianeta, una menzione speciale va data alle enigmatiche pietre sferiche del Costa Rica, in Sudamerica. Sono circa trecento, le cosiddette petrosfere costaricensi, di varie dimensioni, le Las Bolas si possono ammirare nell’area del delta del Diquis e sull’Isla del Cano. L’incertezza governa le teorie sulla loro origine, e le ipotesi si sono rincorse nel tempo. I dati certi: sono sfere quasi perfette, realizzate in pietra, scoperte negli anni 30. Tutto il resto rimane avvolto dal mistero.
Oggi sono sparse ad adornare parchi di ville, palazzi governativi e le piazze delle città. Le più piccole hanno un diametro di pochi centimetri ma alcune misurano 2 metri e pesano tonnellate. Sono fatte di granodiorite solida, una roccia ignea di origine vulcanica, davvero dura da lavorare. Si ipotizza che siano state realizzate utilizzando altre rocce per definire la forma e poi lisciate e perfettamente lucidate sfregandoci sopra una miscela di acqua e sabbia. Le tecniche delle popolazioni antiche prevedevano forse di riscaldare la pietra per renderla modellabile, pur senza attrezzature. Ma la loro perfezione rimane un mistero.
Perfette sfere, palle di pietra, misteriosamente forgiate da mani umane intorno al 600 d. C., ma nessuno conosce la ragione della loro esistenza, né l’identità degli autori. La leggenda locale vuole che siano le palle del cannone di Tara, il dio del tuono che le sparava contro Serkes, dio degli uragani e dei venti per scacciarlo. Molte anche le speculazioni scientifiche attorno alle sfere perfette, ma senza prove a supporto rimangono avvolte dal mistero più fitto. Una certezza c’è, sono state dichiarate patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
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