C’è vasta scelta tra i costumi da bagno sostenibili che rappresentano un altro modo per occuparci dell’ambiente, delle persone e del territorio, anche in spiaggia. Quello che caratterizza questi costumi green è costituito innanzitutto dai materiali scelti. Per la loro produzione vengono utilizzati soltanto tessuti naturali o rigenerati, come ad esempio l’econyl, un nylon rigenerato al 100% proveniente da rifiuti in nylon. Il sistema di rigenerazione ECONYL, di cui è proprietaria l’azienda Aquafil di Arco (Trento), produce un filato in nylon del tutto identico a quello vergine. Il risultato è il recupero di materiali di scarto e la mancata produzione con nuove materie prime.
I costumi da bagno sostenibili inoltre sono fondamentali anche per chi soffre di allergie, abbattendo la possibilità di irritazioni cutanee. I materiali a contatto con la pelle infatti dovrebbero essere ispirati solo a tutto ciò che la natura offre.
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Anche al mare possiamo dunque fare la differenza, se decidiamo di acquistare o indossare un costume da bagno sostenibile. Ora è ancora una scelta, probabilmente nel futuro sarà inevitabile scegliere un marchio sostenibile. Le certificazioni e i protocolli richiesti ai marchi di moda si stanno facendo sempre più stringenti in termini di sostenibilità, tanto vale portarsi avanti con un consumo consapevole. Impariamo ad essere portatori di buone pratiche anche al mare!
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Scegliere un costume ecologico significa leggere attentamente l’etichetta, che riporta i tessuti, attraverso i quali il costume stesso è stato realizzato. I materiali devono essere naturali e si devono distinguere per l’assenza di metalli pesanti e sostanze tossiche. Ci sono alcuni marchi di qualità ecologica da segnalare, come, per esempio, OekoTex e GOTS. Queste due sigle costituiscono un punto di riferimento per indicare che abbiamo scelto il costume giusto per rispettare l’ambiente.
Per le donne c’è ampia scelta. Qui vi riportiamo alcuni marchi che sposano lo stile di donne diverse: Mermazing, Repainted, CasaGIN e Måne Knit Designs.
Per chi punta su linee pulite e colori monocromatici c’è Mermazing, nato a Latina dalle cugine Alessia Porrello e Vanessa Sillano, e propone swim e beachwear in plastica riciclata.
Per chi ama i pattern e le fantasie il marchio Repainted è ispirato alle maioliche ed è perfetto da indossare in ogni momento della vita al mare. Un brand italiano che nasce in laboratori artigianali, e che utilizza solo lycra italiana rigenerata, un tessuto molto morbido e che si asciuga subito.
Ci spostiamo in Veneto per CasaGIN, i cui fornitori sono a km 0, piccole aziende locali dove la passione di ogni singola persona fa la differenza. I costumi, ma anche la linea di intimo, sono 100% Made in Italy e realizzati nel rispetto dell’ambiente in fibre vegetali biodegradabili.
Måne Knit Designs, nato dalla fashion designer Lisa Rossetti, è una linea di costumi fatti all’uncinetto con gusto e personalità. L’azienda usa solo fibre provenienti da aziende sostenibili, che producono in modo etico ed equo solidale, nel totale rispetto delle risorse utilizzate, non solo ambientali, ma anche animali, quindi totalmente cruelty free.
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Impossibile non trovare costumi sostenibili anche per uomo. Vi presentiamo qui due marchi su tutti: Pagatonia e H&M. Lo storico Patagonia è votato alla sostenibilità con standard elevati e certificati riconosciuti a livello mondiale. I loro costumi, adatti soprattutto a chi piace lo stile sportivo e tecnico, sono composti da fibre riciclate e cuciti in fabbriche Fair Trade Certified.
Anche il colosso svedese del fast fashion H&M ha recentemente lanciato la linea beachwear per uomo realizzata con tessuti 100% in poliestere riciclato. Questa fibra d’altronde era stata già scelta da H&M per la collezione Conscious, la linea più green sempre in vendita. Certamente H&M sta muovendo solo i primi passi verso la sostenibilità, non dimentichiamoci che è complice di un modello di produzione bulimica colpevole di immettere sul mercato sempre nuovi capi. Le linee di produzione sono state attaccate per scarsi standard di lavoro garantiti ai dipendenti e paghe minime.
Tuttavia, anche l’app Good on you, ha rilevato che qualcosa sta cambiando, tanto che si è meritata il giudizio “it’s a start”, che lascia ben sperare.
Per chi è in cerca di novità, segnaliamo due brand giovani che nascono da una buona dose di intraprendenza e creatività, e che vanno particolarmente lodati, specie in questo periodo. Nasce a Ravenna Punto GI, brand di bikini sostenibili creato da due amiche, Giulia Gastaldi e Ilaria Parigi. A soli 27 le due imprenditrici hanno pensato ad una linea ecosostenibile prodotta in Italia da manifattura artigianale con fibre sostenibili e il cui ricavato sarà devoluto in parte ad enti che si occupano di sociale. Niente male.
Sapore vintage invece per il neo-nato marchio di swimwear femminile Sirene ethical beachwear, che produce abbigliamento da spiaggia da donna dallo stile retrò. Slip a vita alta, costumi interi con taglio anni ’70, e pattern che richiamano il sapore del passato. Un effetto nostalgia che conquista.
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