Come scegliere un cotone che sia sostenibile? Con questi consigli pratici sarà facile e potrai così rendere il tuo shopping virtuoso.
Lo sapevi che i vestiti che indossiamo hanno un forte peso sul Pianeta? Spesso si sente dire quanto la moda impatta sulla natura, ma la consapevolezza sui suoi reali effetti negativi non è così diffusa.
A chiarire il quadro preoccupante è il fatto che il comparto tessile è il secondo più inquinante a livello globale. A questo si aggiungono alcuni dati davvero allarmanti: il tessile è responsabile della produzione di circa 5 miliardi di Co2 che immette nell’ambiente in un solo anno. Inoltre, 35% delle micro plastiche che imperversano nei mari è dettato dal comparto dell’abbigliamento.
Numeri davvero preoccupanti che negli ultimi decenni hanno portato alla diffusione della moda sostenibile, approccio all’abbigliamento virtuoso che guarda al rispetto dell’ambiente e dei lavoratori.
Articolata in diversi filoni, tra questi è molto importante quello della moda green che guarda alla riduzione dell’inquinamento dettato dal tessile sia per via i materiali chimici usati, sia per suoi processi insostenibili. In quest’ottica una grande attenzione è rivolta alle fibre ecologiche: tra le soluzioni green spesso si sente parlare del cotone come preziosa risorsa per la moda. Ma è davvero rispettoso per l’ambiente?
Fibra tessile, tra le più popolari sulla faccia della Terra, il cotone classico com’è conosciuto non è molto sostenibile. La sua produzione richiede, infatti, tantissima acqua, per non parlare della mole immensa di pesticidi usati nelle sue coltivazioni.
Inoltre, secondo i dati, il comparto del cotone sarebbe responsabile dello sfruttamento lavorativo. La maggior parte degli appezzamenti si trova nei paesi terzi dove la manodopera è costretta a condizioni di lavoro inique: nei campi di cotone si lavora per sali bassissimi a fronte di orari estenuanti. Non mancano, inoltre, casi di impiego dei minori.
A invertire la rotta, ci pensa il cotone sostenibile, risorsa per un futuro più etico del comparto tessile che potrebbe drasticamente ridurre i consumi idrici e l’inquinamento dettato da quello classico, con una diminuzione delle emissioni pari al 46%.
Per assicurarci di comprare un capo realizzato con cotone sostenibile di qualità il primo consigli è quello di leggere le etichette.
È molto importante che siano riportate due certificazioni quali la Organic Content Standard (OCS) e la Global Organic Textile Standard (GOTS) che assicurano come il cotone usato abbia rispettato gli standard internazionali di qualità.
Altra dritta è quella di acquistare gli abiti creati con cotone riciclato: ne riconosci la presenza se vedi la certificazione Global Recycle Standard (GRS). Per assicurarti che i lavoratori siano stati rispettati nella produzione del cotone ci deve essere la certificazione Fair Trade.
Altro elemento da ponderare è la presenza di una quantità alta di cotone, che dovrebbe essere circa del 95%. I capi creati con cotone mischiato con altri materiali non sono in generale molto sostenibili in quanto difficili da riciclare una volta che finisce il loro ciclo di vita.
Non da ultimo, è bene comprare vestiti realizzati da marchi sostenibili che ricorrono a cotone bio di alta qualità, per ridurre al minimo l’impatto del nostro shopping.
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