La coturnice è un uccello che fa parte della stessa famiglia dei tacchini, ma è un animale selvatico a tutti gli effetti che popola le Alpi nostrane.
Purtroppo a causa di una molteplicità di fattori, tra cui il bracconaggio e la caccia, non è più così facile riuscire a vedere una coturnice. Di questo uccello dalle singolari fattezze si trova traccia sin dal Sedicesimo secolo, ma dall’altra parte del confine, nell’area del reno. Poi, con i cambiamenti climatici ed un adattamento differente, si è spostato rapidamente verso le Alpi, specialmente quelle nostrane.
Ha delle abitudini particolari. È un uccello monogamo e per comunicare utilizza un suono metallico davvero singolare, che onomatopeicamente risuona come Kakabit, kakabi, kakabe. Mentre in primavera, ma solo al tramonto ed all’alba, il suono cambia, e ripetutamente fa: ci ci ciack. Non c’è dismorfismo sessuale evidente fra maschio e femmina, dunque il sesso della coturnice, il cui nome scientifico è alectoris graeca, non è facilmente riconoscibile ad un primo sguardo. Se si osserva meglio si può notare che il maschio è leggermente più grande e che ha uno sperone al tarso.
La coturnice è un uccello che ancora vive sulle Alpi italiane. Ma non si sa ancora per quanto, dato che la popolazione è in calo. Nel resto dell’Europa è praticamente scomparsa, con l’eccezione dei Balcani e della Grecia. Altrimenti si trova solo in Turchia ed in Asia. Fa parte della stessa famiglia del tacchino ma è un animale selvatico. I suoi colori sono sgargianti in quanto uccello non esotico. Vanno dal bluastro sul petto e nella parte superiore del corpo, al bianco puntinato intorno al collo, a delle sfumature rosse intorno alle ali, a parti nere. Il becco è piuttosto piccolo rispetto al resto del corpo.
La coturnice è un uccello molto agile e combattivo, che per sopravvivere ha imparato ad arrampicarsi e volare rapidamente. Vive in alta montagna, e durante i periodi più freddi scende fino a valle per avere temperature più miti e procacciarsi del cibo. Mangia piccoli animali e tutte le sostanze nutrienti che derivano dalle piante. In estate si nutre anche di cavallette. In inverno ricerca piccoli insetti tra le rocce.
Da quando la coturnice è arrivata in Italia, progressivamente la sua popolazione, piuttosto florida che viveva in colonie, è andata mano mano diminuendo. Questo a causa della perdita dell’habitat senza dubbio, ma non solo. Il cambiamento delle abitudini della pastorizia ed agricoltura montana hanno inciso parecchio.
Difatti esse erano in passato fonte molto consistente di cibo, di cui si poteva anche far scorta. Ad oggi, con la perdita di determinate abitudini, le colonie della coturnice si stanno sfoltendo. Inoltre l’essere umano continua a minacciare questa specie protetta, attraverso attività di bracconaggio, ovvero di uccisione illegale.
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