Siamo abituati a vedere il criceto in gabbia e considerarlo come un animale da compagnia poco impegnativo. Ci sono tante cose che non sappiamo di questo roditore.
Ormai è una metafora molto nota ed utilizzata quella della ruota del criceto. Nonostante il poco spazio a disposizione in gabbia, il criceto è un roditore che ha necessità di muoversi molto e di correre. Ed allora qual è stata la soluzione inventata dagli umani? Non di creargli una gabbia più grande, ma di mettergli all’interno una ruota dove correre, senza però andare da nessuna parte. Per questo è una metafora molto utilizzata, rappresentativa di quando l’essere umano sente di correre, correre, senza però andare da nessuna parte.
Il criceto è stato scoperto in tempi relativamente recenti, alla fine dell’Ottocento. La pratica di considerarlo come animale da compagnia è iniziata nel Novecento, nello specifico negli anni Trenta. Il Criceto più comune è quello siberiano, di piccole dimensioni ed adatto al clima casalingo. Ne esistono oltre 20 specie, la cui più grande ha le dimensioni della cavia. Ogni specie si distingue per la colorazione del pelo oltre che per la grandezza.
Criceto, habitat ed alimentazione
Il criceto è presente sia in natura che in cattività in tutta l’area settentrionale e centrale della Terra. Sopporta bene gli sbalzi di temperatura, specialmente le specie che sono maggiormente abituate a vivere in luoghi freddi. I criceti d’allevamento, dunque venduti per stare in casa, si sono geneticamente adattati alle temperature più calde quali sono quelle casalinghe.
In natura il criceto è piuttosto timoroso, e comunica principalmente con alcuni ultrasuoni udibili solo tra gli esemplari. L’altro senso molto sviluppato è l’olfatto, che consente ai criceti di identificare i periodi di accoppiamento, e di fertilità delle femmine. L’alimentazione è onnivora. Come anche gli altri roditori, il criceto è anche coprofago. Predilige però un’alimentazione a base di semi di miglio, cereali, vegetali, ed altri alimenti nutrienti che si trovano nei campi.
Il rapporto con l’uomo
È considerato un animale da compagnia poco impegnativo, molto meno rispetto al gatto ed al cane. Il criceto per molto tempo è stato ampiamente cacciato, dati i danni che può provocare all’agricoltura. Quindi in alcune aree il suo stato di conservazione è a rischio. Il criceto vive in media due o tre anni massimo, quindi inizia il periodi di fertilità molto presto, a 30 giorni circa. La ripopolazione è semplice. Particolare attenzione va posta al suo tremolio.
Data la bassa aspettativa di vita, i criceti si riproducono in continuazione. Se si vuole tenere un criceto in casa, è consigliabile preparare una gabbia il più ampia possibile, con degli oggetti all’interno con cui possa interagire. È un animale solitario. Se in compagnia di un esemplare dello stesso sesso potrebbe facilmente diventare aggressivo.